Zoja: 71% afroamericani non ha papa', con ricadute sul piano sociale
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 nov. - "L'assenza dei padri si e' consolidata a livelli altissimi. I dati piu' completi riguardano gli Stati Uniti, che forniscono un break down etnico: solo il 29% degli afroamericani ha entrambi i genitori e per questo motivo restano piu' in basso nella scala sociale. Non e' una questione economica ma educativa, tanto che Obama ha dedicato gran parte dei suoi sforzi per redimere gli afroamericani, nati in altissima percentuale da ragazze madri". Lo rivela Luigi Zoja, famoso psicoanalista italiano, nella nuova edizione del libro 'Il gesto di Ettore: Preistoria, storia, attualita' e scomparsa del padre' (Bollati Boringhieri Editore).
"Sembra che abbiamo plafonato- spiega Zoja alla DIRE- , se si ragiona in termini di presenza-assenza della figura del padre c'e' tutta una gerarchia: gli asiatici sono il gruppo etnico con una maggiore presenza paterna, seguono i bianchi, i latinos e, infine, gli afroamericani. È interessantissimo come la mancanza di padri si sia radicalizzata rispetto al mio primo studio degli anni '90, infatti oggi abbiamo ulteriori prove di quanto la loro presenza assicuri al figlio lo sviluppo sociale, culturale ed economico. Chi nasce in quei gruppi sociali ed etnici senza padre difficilmente uscira' dal circolo vizioso".
In Europa le statistiche sulle famiglie senza padre e quelle relative ai divorzi mostrano che "i figli continuano ad andare con la madre malgrado tutta l'equiparazione teorica. I divorzi continuano ad esserci, ma abbiamo una maggioranza (anche se non fortissima) di famiglie con entrambi i genitori".
La figura del padre ha perso di autorevolezza? "Oggi l'autorevolezza non e' piu' garantita in partenza. Dipendera' dall'individuo all'interno della famiglia e dal rispetto che si guadagnera' da parte dei figli e della compagna. Certamente motivi di struttura sociale, economica e soprattutto le nuove tecnologie- precisa lo psicoanalista- hanno reso definitiva la sostituzione di principi verticali con un principio orizzontale. I ragazzi diventano adulti apprendendo sempre di piu' dai coetanei. Nei casi piu' preoccupanti, i giovani maschi prendono come modello il piu' 'bullo' della classe. Avevo definito questo tipo di dinamica come 'la sindrome di lucignolo' che, nel profetico racconto di collodi, insegna la trasgressione a Pinocchio, ragazzo dotato di un padre debole (Geppetto)".
L'apprendimento orizzontale, partito dalle ribellioni degli anni '60 e '70, "e' divenuto la regola ed e' diventato tecnologico: se hai uno smartphone sarai a contatto orizzontale con i coetanei di tutto il mondo per tutto il tempo. Questo apprendimento va di pari passo con l'indebolimento della figura del padre".
Lo studioso contraddice anche la credenza, propria della storiografia americana, "che la grande novita' della seconda meta' del 20esimo secolo sarebbe proprio nel crollo della figura paterna". In verita', secondo Zoja, si tratterebbe di un fenomeno che affonda le sue radici in un periodo storico ben piu' lontano: "Gia' alla fine del '700 erano visibili i segnali di una maestosa decadenza della figura del padre nella famiglia e nello Stato.
Con l'Illuminismo, che prepara le due Rivoluzioni (Francese e Americana), arriva in Europa e negli Usa un'ideologia forte e sostanzialmente laica che mette la religione (quindi Dio padre di tutti) in secondo piano. Ma in una societa' che si sta modernizzando e in cui le scienze garantiscono il progresso, anche la monarchia assoluta non ha piu' senso. Medesima sorte per la figura del 'padre', quale rappresentante di una piramide troppo verticistica nella societa' e nella famiglia. La Rivoluzione Francese lancera' appunto il motto 'Liberta, Eguaglianza, Fratellanza': il principio orizzontale del rapporto democratico tra fratelli, ben antecedente al 'Siamo tutti uguali' del Marxismo. Tale rivoluzione tardera' ad arrivare nelle campagne, sebbene nei ceti intellettuali il principio orizzontale diventera' chiaramente piu' importante di quello verticale".
L'orizzontalita' portera' lentamente "alla liberalizzazione dei costumi, all'equiparazione femminile e alla progressiva assenza dei padri. Non dobbiamo fare un discorso nostalgico- avvisa l'analista junghiano-, e' sempre sbagliato pensare di dare acqua alle idee conservatrici. È vero pero' che il processo storico agli abusi di autorita' non ha eliminato solo quelli.
Spesso, con l'abolizione degli estremi dell'autoritarismo dei padri si e' buttato via anche un principio che non era solo di autoritarismo ma di autorevolezza. Un principio che l'apprendimento tra coetanei non potra' mai sostituire".
Il padre assente "non e' il padre che e' andato via o il padre divorziato/separato", ma, riprendendo le parole di una sua paziente, Zoja lo descrive come "l'idiota seduto davanti alla Tv". In molti casi i ragazzi di oggi "sono diventati orfani pur avendo i genitori, e fra i due chi e' dimissionario quasi sempre e' il padre. Cio' che sta emergendo e' un grande bisogno di ascolto. L'aggregazione, che un tempo era in strada, e' stata sostituita da un raggruppamento virtuale mai sufficiente". Il suo libro 'La morte del prossimo' (Einaudi) ricorda infatti: "Con la tecnologia ci illudiamo di restare in contatto, ma non e' la stessa cosa. Lo dicono le Neuroscienze- conclude Zoja-: l'apprendimento e l'emozione sono molto meno profonde se effettuate con la presenza virtuale rispetto a quella reale".
(Wel/ Dire)