"Venga introdotto il diritto all'assistenza domiciliare nel Ddl 'Dopo di noi'"
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 mar. - "La mia testimonianza vuole essere di aiuto a tutti i familiari nell'individuare i sintomi dell'autismo. Mi auspico che la legge sull'autismo abbia una copertura finanziaria indipendentemente dalle Regioni, ma per questo ci vorrebbe una nuova riforma del sistema assistenziale". La riflessione e' di Maurizia Bruge', mamma di un bambino autistico. La donna ha anche collaborato alla stesura di un capito del libro 'Lo spettro autistico' sul tema 'Approccio narrativo per la conoscenza dell'autismo'.
"Spero inoltre che nel ddl 'Dopo di noi' ora in esame al Senato- continua la mamma- venga introdotto il diritto all'assistenza domiciliare. La convenzione Onu sottolinea, infatti, che si deve garantire alle persone con disabilita' il diritto di scegliere il proprio luogo di residenza e con chi vivere. Nel ddl si parla di misure di sostegno alla persona con disabilita' priva di sostegno familiare di primo grado, cioe' i genitori. Ma se fosse un altro congiunto, ad esempio una sorella o una zia, che vuole occuparsi del disabile- spiega Bruge'- perche' non puo' permettersi di andare a lavoro avendo a casa un'adeguata assistenza domiciliare? Nel ddl 'Dopo di noi' non si parla di assistenza domiciliare a casa- denuncia la mamma- esistono solo case residenziali e appartamenti di gruppo. A un genitore in difficolta', che chiede sostegno ai servizi sociali- conclude- gli verra' risposto che esistono le case residenziali".
(Wel/ Dire)