Autismo, il pediatra: Disturbo a noi parzialmente noto, e' appannaggio di specialisti
Villani (Sip): Dobbiamo rilevare quanto prima i comportamenti di non relazione del bambino
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 mar. - L'autismo e' un capitolo estremamente grande e importante su cui e' necessaria una maggiore conoscenza. Purtroppo e' un tipo di situazione drammaticamente nota alle famiglie con un bambino coinvolto nella sindrome, ma e' parzialmente nota a noi pediatri. Forse perche' e' appannaggio degli specialisti e degli ultraspecialisti". A parlare ai microfoni della DIRE e' Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma e vicepresidente della Societa' italiana di pediatria (Sip).
La Sip sta lavorando in collaborazione con altre societa' scientifiche "affinche' ci sia una maggiore sensibilizzazione tra i pediatri sull'autismo- prosegue il medico- per identificare quanto prima i soggetti a rischio e poter affrontare questo disturbo per tempo e nel miglior modo possibile".
- Le cause dell'autismo sono ancora sconosciute, ma perche' colpisce piu' i maschi che le femmine? "È un argomento oggetto di studio- risponde Villani- vi sono moltissime situazioni nelle quali c'e' una preferenza di genere. Sull'autismo si stanno facendo interessantissime scoperte e, non ultima, quella che riguarda alcune forme di autismo che hanno trovato di fatto una spiegazione genetica. In realta'- spiega Villani- negli ultimi anni c'e' una nuova disciplina che si chiama Epigenetica, che assomma le caratteristiche genetiche dell'individuo con le interferenze dell'adulto. Sia per l'autismo che per altre patologie esiste uno spettro di situazioni. Bisognera' cercare di comprendere e capire sempre di piu' le differenti forme, per trovare la spiegazione a ognuna di esse".
- Quali sintomi dovrebbero mettere in guardia i genitori? "È una domanda da rivolgere agli psicologi e ai neuropsichiatri infantili. Il pediatra deve piuttosto cercare di rilevare quanto prima possibile i comportamenti del bambino di non relazione in senso lato: dalle gestualita' alla capacita' di agganciare lo sguardo. Ci sono dei segni premonitori che dovrebbero essere inquadrati- afferma il vicepresidente della Sip- e ci dovrebbe essere una grande attenzione da parte dei pediatri nel conoscere molto bene la normalita' dei comportamenti e dello sviluppo neuromotorio in ogni fascia di eta'- conclude- per identificare cio' che devia dalla normalita' e indirizzarla a chi ha la competenza per capire di che cosa si tratta".
(Wel/ Dire)
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