"Due casi ogni 100 bambini". In Italia c'e' la rete Nida per monitoraggio e diagnosi precoce
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 mar. - "In Italia c'e' finalmente una legge sull'autismo che obbliga il Sistema sanitario nazionale (Ssn), e quindi quello delle Regioni, a organizzare servizi in ragione ai bisogni delle persone con autismo". Lo afferma alla DIRE Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, commentando le novita' sull'autismo a ridosso della Giornata mondiale.
"Sia da un punto di vista ambulatoriale che di assistenza residenziale e semiresidenziale, l'autismo rientra tra quelle prestazioni che devono essere coperte dal Ssn. Abbiamo approvato una legge che obbliga le Regioni ad allestire servizi che vadano in questa direzione". Inoltre, prosegue De Filippo, "la novita' e' proprio che l'attuazione delle linee di indirizzo costituisce adempimento obbligatorio ai fini della valutazione dei Sistemi Sanitari Regionali del cosiddetto Comitato Permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza. Questo significa che i Sistemi Regionali che non si adeguano avranno sanzioni di tipo finanziario nel trasferimento del fondo sanitario nazionale".
- Cosa si deve ancora fare per l'autismo nel nostro Paese? "Si deve fare molto in termini di organizzazione sul territorio- sottolinea il sottosegretario- in Italia ci sono tante differenze a livello territoriale e bisogna far si che anche con i meccanismi previsti dalla norma vi siano uniformi servizi su tutto il territorio nazionale".
- Come puo' agire allora il ministero? "Abbiamo scritto nella norma che sono servizi che vengono valutati ai fini del Comitato Lea, che rende obbligatorio il percorso di implementazione e organizzazione di suddetti servizi".
- Nella giornata mondiale dell'autismo qual e' il messaggio del ministero? "L'Italia ha fatto una svolta importante approvandola legge. L'autismo e' diventato una vera e propria epidemia- precisa De Filippo- perche' ci sono due casi su 100, e deve essere affrontato dal Ssn con tutta l'attenzione, tutti gli strumenti e i percorsi terapeutici e di assistenza alle famiglia possibili, come descritto nella legge".
Si e', infine, "appena concluso- ricorda il sottosegretario - il progetto finanziato con i fondi CCM 2012 dal titolo 'Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA)', mirato all'istituzione di un network italiano per l'individuazione precoce di atipicita' evolutive in una popolazione a rischio di disturbi dello spettro autistico, al fine di prevenire o moderare le successive anomalie socio-comunicative e comportamentali. Tale Network e' costituito dai piu' importanti centri clinici e di ricerca italiani coinvolti in progetti nazionali ed europei finalizzati alla diagnosi precoce dei disturbi dello spettro autistico. A partire da luglio 2014 il network NIDA e' entrato anche a far parte del Network europeo EUROSIBS atto a convogliare i diversi network nazionali in un unico centro di reclutamento e analisi dati.
Questo passaggio- conclude il sottosegretario alla Salute- e' utile per garantire la condivisione di protocolli standardizzati di valutazione, un aumento del potere statistico dei dati e, non ultimo, una diagnosi precoce piu' mirata e tempestiva".
(Wel/ Dire)