"Questione complessa 'Roma non e' stata fatta in un giorno'"
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 15 mar. - "Stiamo lavorando anche con la UEFA per cercare di trovare una soluzione al problema razzismo nel calcio, ma come si dice 'Roma non e' stata fatta in un giorno' bisogna continuare piano piano. Ci stiamo lavorando. E' anche una questione di comunicazione e di educazione". È quanto dichiarato dall'ex campionessa di salto in lungo e attuale responsabile della Commissione per l'integrazione della Federcalcio, Fiona May, a margine del convegno 'Oltre i limiti, lo sport che unisce', a proposito dei cori razzisti negli stadi, ultimi dei quali in occasione della partita Slavia-Praga Lazio di Europa League.
"Dobbiamo educare i giovani, perche' ormai e' difficile cambiare l'atteggiamento degli adulti- ha aggiunto l'ex atleta- con loro bisogna solo guardare alle regole e alle leggi: chiudere le curve ai tifosi e disputare le partite a porte chiuse. Bisogna continuare cosi'".
Altra cosa importante, "e' educare le nuove generazioni perche' nessuno nasce razzista. I ragazzi non sono stupidi, sono molto intelligenti, dobbiamo dar loro voce. Bisogna responsabilizzarli dicendo 'voi siete le prossime generazioni, potete cambiare questa cosa'. Dobbiamo continuare con quest'azione a lungo, non possiamo fare un percorso di un anno, due anni e poi 'stop'. Questi sono processi lunghi".
(Wel/ Dire)