Anche un percorso di storytelling condotto dallo psicologo Francesco Campione
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 1 mar. - Richiedenti asilo, associazioni del territorio, istituzioni, il consorzio Hera e pure la Polizia municipale: "Tutti per uno al Navile", come si intitola il progetto che mira a combattere il degrado della Bolognina, la zona piu' multietnica e tra le piu' difficili di Bologna, attraverso la socialita' e la cura del 'bene comune'.
"La Bolognina troppo spesso finisce nelle cronache, ma quasi mai perche' e' la zona piu' giovane e ricca di associazioni della citta'", dice Daniele Ara, presidente del Navile, il quartiere che ha subito abbracciato il progetto di welfare di comunita' elaborato dall'Auser. Diverse le attivita' in cantiere, a partire dalla pulizia partecipata delle strade nei giorni in cui non e' previsto l'intervento della nettezza urbana.
Dall'1 marzo, ogni martedi' e giovedi', dalle 8.30 alle 12.30, i volontari - il primo gruppo sara' formato da una decina di persone, di cui 4 richiedenti asilo - puliranno una strada alla volta della Bolognina. Hera mettera' a disposizione secchi e ramazze, la Municipale la presenza di un vigile. "Io abito nel quartiere e anch'io lo vorrei piu' bello e vivibile - dice Loris Bevilacqua del Corpo di polizia del nucleo territoriale Navile - Per questo credo che non bisogni alzare nuovi muri, ma abbatterli".
Oltre al decoro urbano, il progetto mira a promuovere la collaborazione e il volontariato tra i cittadini. Dei focus-group, curati da Elena Luppi del dipartimento di Scienze dell'educazione, individueranno i bisogni e gli ambiti di intervento. Un percorso di storytelling , condotto dallo psicologo Francesco Campione con Cira Santoro, autrice del libro "Le arzille vecchiette dell'autobus 21", coinvolgera' invece gli anziani, di cui prima si raccoglieranno memorie e necessita', per poi valorizzarne competenze e creare una rete di auto-aiuto. "Se si da' ai cittadini la possibilita' di attivarsi sul territorio si puo' superare il modello tradizionale di welfare e andare verso un welfare generativo", spiega l'ideatrice del progetto, Antonella Di Pietro di Auser Bologna, a cui fa eco Matteo Lepore, assessore all'Economia del Comune: "Al Navile si sperimentera' quello che dopo le elezioni comunali si fara' anche negli altri Quartieri di Bologna: non piu' gestione diretta dei servizi da parte dell'amministrazione, ma rete di comunita'".
Il progetto "Tutti per uno al Navile" - che si concludera' a gennaio del 2017 e potra' contare su un budget di solo 3.200 euro - sara' realizzato interamente da volontari dell'Auser e delle altre associazioni del quartiere, come H14, Acli e Civibo, che attivera' i frequentatori delle Cucine Popolari: "Oramai facciamo fino a 110 pasti al giorno, il Navile ci ha accolti, donandoci quotidianamente quello di cui abbiamo bisogno, ora vogliamo ricambiare nello spirito della reciprocita'", aggiunge Alessandro Gabriele di Civibo. Lo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil, ha invece messo a disposizione la sua sede in piazza dell'Unita', che diventera' una sorta di quartiere generale.
"Prendersi cura della citta', aldila' di quanto spetta all'amministrazione pubblica, fa scaturire nelle persone la voglia di essere cittadini e di trasmettere questo sentimento agli altri", conclude Secondo Cavallari, presidente di Auser Bologna.
(Wel/ Dire)