"Servono linee guida, per questo abbiamo bussato a porta Iss"
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 mag. - "Credo sia molto importante questa convergenza di intenti tra medici e psicologi, diventata poi un protocollo d'intesa, perche' quello che dobbiamo promuovere e' proprio una cultura dell'ascolto". Cosi' Rosa Bruni, dell'Ordine degli Psicologi del Lazio.
"Soprattutto nel caso del dolore cronico benigno- ha proseguito- e' particolarmente importante ascoltare la prospettiva psicologica e condividerla con i medici. Bisogna sempre accompagnare il paziente in questo territorio desolato, a volte impervio, che si trovano a vivere. E credo che questo sia possibile proprio allargando lo sguardo- ha concluso- aiutando il paziente ad esprimere la sua vulnerabilita'".
L'obiettivo primario e' "dare benessere alla persona, al cittadino e quindi controllare il dolore. Solo unendo queste due forze, quella medica e quella psicologica, possiamo veramente migliorare la qualita' assistenziale", ha aggiunto Monia Belletti, dell'Ordine degli Psicologi del Lazio.
"Il documento- ha spiegato- prevede proprio questa collaborazione: vuol dire che i due ordini andranno a bussare alle varie istituzioni per progetti, per cercare anche di ampliare gli ambulatori di terapia del dolore, perche' abbiamo visto che ultimamente e' piu' medico che psicologico". Secondo Belletti, si dovrebbero anche "fare delle linee guida, per questo- ha sottolineato Belletti- siamo andati a bussare all'Istituto superiore di sanita'. Ma non vogliamo protocolli, vogliamo indicazioni da dare maggiormente agli operatori. La Legge 38 parla di uniformita' di modus operandi- ha concluso- e noi vogliamo perseguirla".
(Wel/ Dire)