"In Europa 1 su 5 soffre di quello cronico, con costo 300mld anno"
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 mag. - Medici e psicologi insieme contro il dolore. È stato firmato un documento d'intesa tra l'Ordine dei Medici di Roma e l'Ordine degli Psicologi del Lazio per "il reciproco riconoscimento dell'importanza delle due categorie nell'aiutare le persone a sconfiggere il dolore". A firmare il protocollo sono stati il presidente dell'Omceo Roma, Roberto Lala e il presidente degli psicologi del Lazio, Nicola Piccinini. Erano presenti, tra gli altri, la deputata di Area Popolare Paola Binetti, e la consigliera regionale del Pd Teresa Petrangolini.
"Per produrre azioni e interventi efficaci sul controllo del dolore cronico- hanno fatto sapere durante la presentazione- si e' stabilito di dare operativita' al documento d'intesa tra l'Ordine degli Psicologi del Lazio e l'Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma attraverso questo convegno, che si propone di costruire le basi di una collaborazione fattiva tra le due professioni".
In Europa circa un adulto su cinque, intanto, soffre di dolore cronico e, secondo quanto riportato di recente nel report 'The painful truth. State of pain management in Europe', il costo per i sistemi sanitari si aggira intorno "ai 300 miliardi di euro ogni anno. Oltre al grave impatto sulla salute e sulla qualita' di vita del singolo- hanno spiegato gli esperti- gli oneri indiretti pesano per il 90% in termini di spesa per previdenza sociale, assistenza e perdita di produttivita', oltre che diminuzione del benessere familiare sia in termini di qualita' relazionale sia di reddito familiare, a causa delle spese per le cure".
Al dolore cronico, inoltre, "si associano spesso sintomi e segni di malessere, a volte di vero e proprio disturbo psichico. Sono frequenti, infatti, i casi di depressione e di ansia. Lo stesso malessere psichico finisce poi per modulare l'esperienza dolorifica, contribuendo cosi' ad un circolo vizioso di difficile risoluzione". Ma perche' era necessario un protocollo d'intesa tra medici e psicologi sul dolore? "Questa scelta- hanno spiegato ancora nel corso della conferenza- nasce dalle riflessioni condivise di chi e' impegnato quotidianamente nel contrastare l'impatto che il dolore cronico determina sulla qualita' di vita delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie, un impatto che chiama in causa il professionista 'medico e psicologo' sia dal punto di vista delle competenze professionali sia dal punto di vista dell'implicazione relazionale, spesso intensa e a tratti drammatica. Il dolore cronico, infatti, se considerato da una prospettiva biopsicosociale, e' un'esperienza complessa e articolata, in cui fattori socioculturali, fisici e psicologici producono emozioni, credenze e comportamenti che interagiscono in un processo dinamico".
Per questo medici e psicologi, insieme, vogliono realizzare nel tempo "una serie di attivita' che informino i cittadini in modo completo e consapevole- hanno sottolineato- sulle diverse possibilita' di trattamento per migliorare la qualita' di vita delle proprie famiglie; organizzare servizi e interventi coordinati in e'quipe multiprofessionali che, nella collaborazione quotidiana, aumentino l'efficacia terapeutica; far crescere il grado di consapevolezza e capacita' dei servizi interessati di conoscere, informare e proporre interventi efficaci- hanno concluso- per il controllo e l'eliminazione del dolore cronico".
(Wel/ Dire)