(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 10 mag. - Tozzetti di ceramica e corni portafortuna realizzati dai giovani detenuti nel carcere minorile di Nisida, maschere e Pulcinella plasmati da ragazzi in condizione di disagio della IV Municipalita', oppure semplici segnalibri: sono questi i souvenir che verranno proposti ai turisti in 29 strutture del Centro storico di Napoli (9 hotel, 17 bed and breakfast, 2 case vacanze e 1 appartamento della II e IV Municipalita') grazie al progetto 'Ospitalita' Solidale' promosso dalla Fondazione di comunita' del Centro storico di Napoli e presentato stamattina a Palazzo Marigliano.
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare i turisti alle attivita' non profit presenti sul territorio attraverso una raccolta fondi. In cambio di una donazione minima (dai 2 ai 10 euro a seconda del manufatto artigianale scelto), i turisti potranno portare a casa un oggetto tipicamente partenopeo e, contemporaneamente, finanziare un Fondo per i minori a rischio di Napoli.
"Questo progetto- ha affermato il presidente della Fondazione di comunita', Adriano Giannola- e' un importante esempio di come associazioni, istituzioni e soggetti che operano su un territorio possano collaborare, in questo caso su un tema, quello del sostegno all'educazione e alla formazione dei minori a rischio, che non e' mai stato molto preso in considerazione dal sistema di welfare e che oggi, con il restringimento delle risorse pubbliche e la crescente poverta', e' di grande rilevanza sociale perche' le prime vittime della marginalita' sono proprio i bambini ai quali spesso vengono negati diritti". Giannola ha parlato di "un'iniziativa di primo impatto, simbolica, che auspichiamo possa essere arricchita e rafforzata dalle istituzioni, a cominciare dal Comune. Abbiamo gia' associato quasi trenta strutture alberghiere, ma speriamo di moltiplicarle nelle prossime settimane", ha concluso.
I manufatti proposti ai turisti sono realizzati dalla cooperativa sociale 'Nciarmato a Nisida' ('Il meglio di te' Onlus) e dai ragazzi del laboratorio 'La Bottega Murialdina' dell'associazione Famiglia Murialdo, che ogni giorno coinvolgono decine di ragazzi in attivita' laboratoriali.
"Partecipare a questo progetto e' stato importante per i ragazzi di Nisida che, dovendo realizzare un certo numero di manufatti entro una data definita, hanno dovuto tenere un ritmo di produzione preciso: un'esperienza importante per fargli comprendere cosa significa lavorare", ha affermato il presidente della cooperativa 'Nciarmato a Nisida', Dino Gravina.
La responsabile della 'Bottega Murialdina' - cooperativa 'Anema e coop', Mariarosaria Cuccurullo, ha poi sottolineato come "la nostra attivita' miri a dare ai giovani fuori dall'obbligo scolastico che vivono nel territorio della IV Municipalita', in particolare del Rione Luzzatti-Ascarelli, un quartiere ad alto rischio criminale e con un elevato tasso di poverta', una prospettiva diversa dalla strada, attraverso laboratori di produzione artigianale di ceramica, di arte presepiale e di sartoria, sperando che questo possa servir loro anche per trovare un lavoro".
L'elenco delle strutture che hanno aderito all'iniziativa ed altre informazioni sul progetto sono disponibili sul sito
www.ospitalitasolidalenapoli.it (Wel/ Dire)