(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 3 mag. - "La sala e' stata suddivisa da nuove pareti in laminato che ritagliano una reception, due stanze per i colloqui e una grande area per il lavoro di gruppo. Le pareti non arrivano al soffitto e, a parte i problemi di privacy, mi da' la possibilita' di percepire la direzione in cui ci stiamo muovendo. Le voci, infatti, formano un tappeto di suoni sospeso al soffitto: voci che si accavallano e si sovrappongono, si intrecciano". Oliviero Motta descrive cosi' sul suo blog Gente di lato i primi passi di #oltreiperimetri, il progetto finanziato (1,8 milioni di euro in 3 anni) con il bando Welfare in azione di Fondazione Cariplo che ha come obiettivo la sperimentazione di forme innovative di welfare per riuscire a intercettare i vulnerabili, le persone in difficolta' non seguite dai servizi sociali.
L'idea da cui e' partita Fondazione Cariplo e' quella di provare a ripensare il sistema di welfare tradizionale, accompagnando le spinte innovative dei territori e i territori hanno risposto: nelle prime 2 edizioni sono arrivate 115 proposte, ne sono state selezionate 30 e finanziate 18, tra cui #oltreiperimetri.
"L'idea e' di elaborare nuove forme di servizio e trovare strumenti che possano ovviare ai limiti del welfare tradizionale e andare piu' verso un'ottica promozionale, di welfare generativo in cui le persone sono considerate risorse e non solo utenti", spiega Motta che fa parte del Consorzio CoopeRho, tra i promotori del progetto insieme a Sercop, Fondazione San Bernardino, cooperativa sociale Intrecci, cooperativa sociale Serena, cooperativa sociale Stripes, cooperativa sociale La Giostra, cooperativa sociale A&I, cooperativa sociale 3F, cooperativa sociale La Cordata, Acli provinciali Milano, Monza e Brianza.
Obiettivo di #oltreiperimetri e' la rigenerazione dei legami sociali in ambiti poco stigmatizzanti per rispondere a famiglie e persone che vivono una situazione di difficolta' in seguito a un evento della loro vita: la nascita di un figlio, i carichi di cura dei genitori, una separazione, la perdita del lavoro e il conseguente indebitamento. "Esiste un ceto medio che, a causa della crisi, e' sempre piu' in difficolta' ma che percepisce l'assistenza come motivo di vergogna e fatica a chiedere aiuto - spiega Motta -: #oltreiperimetri si propone di accompagnare queste persone per trasformare la condizione di disagio in una presenza consapevole capace di generare nuove risposte".
La rete territoriale coinvolta nel progetto e' molto ampia (9 comuni del Rhodense, circa 160 mila abitanti) ed e' stata creata un'equipe con 18 operatori che lavorano in 4 spazi su 4 aree di intervento: opportunita' abitative per persone in condizione di difficolta' transitoria (separazioni, ecc..), educazione finanziaria per ovviare a situazioni di indebitamento significativo, ricostruzione dei legami attraverso laboratori e attivita' culturali, reinserimento lavorativo di over 40 disoccupati da meno di 2 anni e gruppi di orientamento lavorativo per persone con situazioni di disoccupazione non cronica. "Siamo operativi piu' o meno da novembre e finora abbiamo fatto orientamento, educazione finanziaria e creato 49 posti letto - conclude Motta - La risposta sul piano della socialita' e della partecipazione e' ottima, poi che questo significhi veramente intercettare i vulnerabili e' un altro discorso perche' c'e' una fascia di popolazione che si attiva ma che prescinde dal bisogno economico, si muove piu' per bisogno di socialita'".
(Wel/ Dire)