Villaggio San Giuseppe punta sul dialogo con convegno il 25 giugno a Catania
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 3 mag. - "La collaborazione tra approcci diversi e' un punto vincente nel trattamento per l'autismo, perche' un disturbo cosi' complesso richiede un confronto aperto tra tutti gli operatori del settore". È questa la premessa del convegno 'Autismo. Un dialogo possibile tra tecnici di diversa formazione', promosso il 25 giugno a Catania dal centro di riabilitazione Villaggio San Giuseppe, dalle 8.30 alle 18, nella Sala Riunioni in Via Mazzasette 3 ad Aci Sant'Antonio.
L'obiettivo e' "formulare un progetto unico e multidisciplinare che potra' includere, senza esclusioni preconcette, approcci diversi prendendo i punti di forza di ogni trattamento e adattandoli alle persone affette da autismo con il coinvolgimento piu' attivo delle famiglie", spiega Maria Ida Contarino, psichiatra, psicoterapeuta psicoanalitica e aiuto medico del centro, nonche' Responsabile Scientifico del convegno. L'evento ha ricevuto il patrocinio della Societa' italiana di psicoterapia psicoanalitica (Sipp), dell'Associazione siciliana per lo studio dell'infanzia e dell'adolescenza - psicoanalisi e psicoterapia a Catania (Assia), del Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua (FonARCom) e dell'Associazione italiana di riabilitazione sanitaria (Airs).
"I trattamenti per l'autismo previsti dal Sistema sanitario nazionale (Ssn) sono insufficienti e tutto il resto e' a carico delle famiglie- sottolinea Contarino-, dobbiamo trovare un modo affinche' alcune terapie possano essere fruibili senza costituire un carico economico aggiuntivo per i genitori. L'auspicio e' che terapie come ad esempio la psicoterapia psicodinamica diadica, di cui mi occupo, non siano piu' a carico dei familiari. I genitori svolgono un ruolo centrale, e non solo economico- afferma la terapeuta- nella psicoterapia diadica, con l'aiuto di un esperto, i genitori sono parte attiva del trattamento insieme al bambino, per riattivare in quest'ultimo quelle aree che si erano bloccate nello sviluppo evolutivo". I risultati ottenuti, grazie al trattamento, sono: "Un maggiore contatto oculare, una maggiore spontaneita' con la comparsa del sorriso e una espressivita' visiva adeguata, la comparsa del gioco condiviso e di forme iniziali di socializzazione".
Il convegno e' strutturato in due momenti. Durante la mattinata i relatori faranno il punto sulle risorse riabilitative e assistenziali territoriali per quanto riguarda la diagnosi, la presa in carico e il trattamento dell'autismo. Nella seconda parte della giornata (dalle 16 in poi) si svolgera' invece una tavola rotonda dal titolo 'Trovare le convergenze e i punti di contatto piuttosto che le differenze'.
"La tavola rotonda sara' un modo per partire dall'integrazione e dall'unione di tante menti e per trovare insieme le risorse e le idee a favore dei bambini autistici e delle loro famiglie. Se manca il dialogo perderemo molte informazioni- avverte la responsabile scientifica- e' importante quindi non solo integrare tutti i diversi saperi, ma anche promuovere la partecipazione dei genitori. Questo e' un principio ribadito dalle linee guida per l'autismo". Partecipazione attiva dei genitori, sottolinea Contarino, "non vuol dire trasformare madri e padri in tecnici. Al contrario noi vogliamo aiutarli a riappropriarsi della loro funzione genitoriale che di fronte a un disturbo cosi' devastante puo' subire dei cambiamenti. I genitori devono essere parte attiva ed entrare nella stanza di terapia senza diventare terapeuti".
Il Villaggio San Giuseppe e' un centro di riabilitazione privato, accreditato e convenzionato con il Sistema sanitario nazionale, fondato da Monsignore Santo D'Arrigo e ispirato all'umanita' e alla solidarieta'. Il suo convegno fornira' crediti ECM ai primi 60 iscritti afferenti alle seguenti figure professionali: neuropsichiatri infantili, neurologi, psichiatri, pediatri, psicologi, terapisti della neuro psicomotricita' dell'eta' evolutiva, psicomotricisti, logopedisti, fisioterapisti, assistenti sociali, infermieri professionali.
I relatori che si confronteranno il 25 giugno provengono da realta' eterogenee: Rita Barone, neuropsichiatra infantile e dirigente medico del Policlinico Universitario di Catania; Alfina Berte', preside dell'Istituto comprensivo Giovanni XXXIII, Acireale; Vera Caltabiano, medico e presidente dell'Associazione 'Un Futuro per l'Autismo', Catania; Marco Ciriacono, neurologo, direttore U.O.C. Handicap, Riabilitazione Territoriale ed Assistenza Protesica, Dipartimento di Riabilitazione A.S.P. di Catania; Santo Fassari, musicoterapista del Villaggio San Giuseppe, Aci S. Antonio (CT); Concetta Ines Coco Pavone, psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica e presidente Assia; Maria Ida Contarino; Magda Di Renzo, psicologo, analista junghiano e responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma; Francesca Magnano di San Lio, corrensponsabile dell'ambulatorio DSA in eta' adulta del Policlinico Universitario di Catania; Paola Pane, neuropsichiatra infantile, direttore sanitario del Villaggio San Giuseppe; Renato Scifo, neuropsichiatra infantile responsabile dei servizi per l'Autismo del DSM e responsabile UOC di NPIA dell'Ospedale di Acireale; Carmela Tata, neuropsichiatra infantile e segretario Sinpia, sezione regionale Sicilia; Maria Grazia Trovato, psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Villaggio San Giuseppe.
L'iscrizione e' gratuita ma occorre inviare una e-mail con i propri dati entro il 31 maggio a causa del numero limitato di posti, scrivendo a uno dei seguenti indirizzi email: luciainfarinato@tiscali.it ; trovamara@libero.it; pane.paola@alice.it ; ida.contarino@tiscali.it ;roberta.indelicato@hotmail.it.
(Wel/ Dire)