La presentazione sara' con un convegno internazionale il 15 ottobre.
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 26 lug. - Nasce a Ivrea, al Polo formativo universitario Officina H, l'istituto di psicologia analitica e psicodramma. Sara' una scuola di specializzazione in psicoterapia a indirizzo psicodinamico e formera' specializzandi - medici e psicologi - alla psicoterapia individuale per adulti e per eta' evolutiva, secondo il modello della psicologia analitica. Formera' anche alla conduzione di gruppi clinici, di formazione e supervisione, secondo il modello dello psicodramma junghiano. La scuola ha ottenuto il placet del ministero: durera' quattro anni e prevede l'ammissione fino a un massimo di venti studenti l'anno.
Il neonato istituto di psicologia analitica fondato (e diretto) da Riccardo Bernardini (psicologo e psicoterapeuta), Maurizio Gasseau (direttore della scuola di specializzazione in psicoterapia, professore di psicologia dinamica all'Universita' della Valle d'Aosta) e Gian Piero Quaglino, gia' preside della facolta' di psicologia dell'Universita' di Torino e primo direttore della scuola di specializzazione in psicologia della salute dell'Universita' di Torino) sara' presentato in un convegno il prossimo 15 ottobre a Ivrea. Fin qui, la cronaca.
L'apertura di scuole di alta specializzazione rientra tra gli obiettivi dell'associazione per gli insediamenti universitari diretta da Rita Bussi che, sulla base del programma di rilancio che promuove dall'anno scorso, punta a ospitare a Ivrea corsi e master di nicchia. Il progetto della scuola di specializzazione da 520 ore l'anno e' stato condiviso e sostenuto anche dal sindaco Carlo Della Pepa, dal polo formativo e dall'Asl/To4, che ospitera', insieme a un buon numero di altre strutture pubbliche e private in giro per l'Italia, i tirocini.
Ma legato al nuovo Istituto di psicologia analitica e psicodramma c'e' di piu'. Carl Gustav Jung l'avrebbe forse definita una sincronia. Sincronia che per molti aspetti sara' svelata nel convegno di ottobre per la presentazione e il lancio dell'Istituto e che riprende, rilancia e racconta il rapporto tra Jung e Ivrea. Non e' infatti un caso che il nuovo Istituto trovi casa proprio a Ivrea. Anzi. I legami tra il pensiero dello psicologo svizzero scomparso nel 1961 e Ivrea non furono pochi. Adriano Olivetti era un estimatore di Jung e, curioso e aperto a tutto cio' che costituiva il nuovo nel piu' ampio ventaglio culturale possibile, ottenne i diritti di pubblicazione in Italia dei suoi libri. E, naturalmente, fu il primo. Ma non solo.
Adriano Olivetti fu in analisi con Ernst Bernhard, pioniere della psicologia junghiana in Italia, scomparso nel 1965, cinque anni dopo di lui e quattro anni dopo Jung. Con Bernhard (e con Roberto Bazlen), Adriano Olivetti progetto' la casa editrice Nuove Edizioni Ivrea, poi diventate nel dopoguerra Edizioni di Comunita'. Per Nuove Edizioni Ivrea, Cesare Musatti, psicologo e psicoanalista fece tradurre Tipi psicologici di Jung (siamo nel 1942) e fu pubblicato Psicologia e religione, nel 1948.
Musatti, con il centro di psicologia da lui fondato a Ivrea, contribui' allo sviluppo di uno dei primi e piu' importanti gruppi di ricerca di psicologia del lavoro in Italia e lavoro' come consulente in Olivetti, dedicandosi a progetti di sviluppo organizzativo interno, sulla conciliazione dei tempi e le necessita' produttive con la qualita' della vita lavorativa.
Non e' tutto. A Ivrea fu responsabile dell'asilo nido aziendale, dirigente dei servizi sociali della Olivetti e direttrice dell'Opera nazionale protezione maternita' e infanzia della provincia di Torino (parliamo degli anni tra il 1947 al 1956) la pediatra e psicoanalista Luciana Nissim Momigliano, scomparsa nel 1998, che aveva condiviso con Primo Levi la prigionia ad Auschwitz. E non e' ancora tutto perche', sempre su incarico di Olivetti, alla meta' degli anni Cinquanta, a Ivrea arrivo', da Zurigo, Mariella Gambino Loriga, scomparsa nel 2006, prima in Italia a praticare la psicoterapia junghiana con i bambini.
Mariella Gambino Loriga aveva conosciuto anche Bernhard, a Roma, e alla fine degli anni Quaranta era stata da lui in analisi. A Ivrea diresse l'asilo aziendale di Villa Casana, una sorta di casa a misura di bambino, e vi introdusse il metodo Montessori. Lascio' la citta' nel 1961 e si trasferi' a Milano, dove fu tra i fondatori della sezione milanese dell'Associazione italiana di psicologia analitica. Ventun anni dopo, scrisse la sua esperienza eporediese in "Ricordi di Ivrea".
Con queste premesse, il progetto dell'Istituto ha trovato un ambiente piu' che favorevole. Tra l'altro, l'istituto prevede la possibilita' di frequentare alcuni corsi e seminari anche a non medici e non psicologi, semplicemente a cittadini interessati a conoscere o approfondire il pensieri di Jung e lo psicodramma.
Sul fronte piu' strettamene formativo, la scuola e' aperta a collegamenti con universita', societa' di formazione analitica, enti di ricerca e fondazioni culturali nazionali e internazionali. Al convegno del 15 ottobre sono previste, accanto a relazioni accademiche, anche interventi per approfondire, partendo dalla figura di Adriano Olivetti, il rapporto tra imprenditoria, cultura e conoscenza di se'.
(lasentinella.gelocal.it) (Wel/ Dire)