(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 19 lug. - "L'approvazione della legge sull'autismo significa dare una risposta concreta a un numero elevatissimo di persone affette che fino ad oggi venivano considerate genericamente disabili. Si inquadra cosi' il tema e questa legge la abbinerei a un altro grande impegno del parlamento: il Dopo di Noi, che inserisce agli adulti che rischiano l'emarginazione senza il sostegno della famiglia". Ne parla a Napoli il presidente dell'IPE, Raffaele Calabro', che ha promosso il convegno dal tema 'Autismo, Malattie rare e Dopo di noi, le sfide da vincere' insieme ad esperti, famiglie e associazioni.
È stato anche presentato il libro "Lo spettro autistico, la legge 134/15 e i suoi risolvi clinici e sociali", curato da Paola Binetti, deputato Ap. "Questa legge- spiega Binetti- e' stata approvata senza alcun ostruzionismo, con una volonta' unanime del Parlamento a elaborare una legge che aiutasse davvero i ragazzi che rientrano nello spettro autistico. Le nostre difficolta', come sempre, intervengono nel momento in cui chiediamo stanziamenti economici significativi per affrontare questi problemi. Da questo punto di vista - ammette Binetti - la legge e' a isorisorse, si investe poco, per il momento, ma l'obiettivo e' riuscire ad ottenere che il governo, avendo dato il suo si' convinto a questa legge, ci metta anche le risorse necessarie". Per il deputato, e' necessario anche investire "in ricerca scientifica perche', nonostante tutto, sull'autismo sappiamo ancora molto poco".
Favorevole alla legge anche Magda Di Renzo, psicologa, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma, secondo cui la 134 del 2015 rappresenta un importante "passo in avanti. Prendiamolo come un importante punto di inizio, appezzo il lavoro fatto da Binetti, un tentativo di tradurre in operativita' una complessita'". Binetti, Calabro' e Di Renzo hanno partecipato a due tavole rotonde per incontrare famiglie ed associazioni e rimarcare l'importanza, nell'autismo e nelle malattie rare, della diagnosi precoce e della riabilitazione e il compito, fondamentale, della scuola e degli educatori.
"Attualmente- spiega DI Renzo- si tende a parlare di autismi e non piu' soltanto di autismo per sottolineare come nella grande categoria di autismo ci siano situazioni totalmente differenti tra loro". E proprio l'autismo, e' un "disturbo che non riguarda specificamente una funzione ma lo sviluppo globale", quindi, per Di Renzo, "e' necessario un intervento che tenga conto della famiglia, che aiuti proprio i singoli nuclei familiari a capire come comportarsi con un bambino che ha uno sviluppo atipico che nessuno puo' sapere a priori". Attenzione focalizzata sull'intervento del genitore che deve essere "accompagnato - aggiunge - in un sistema di rete allargato anche con la scuola".
Qui la video intervista a Paola Binetti
Qui la video intervista a Magda Di Renzo (Wel/ Dire)