(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 lug. - "Va accolta con favore la decisione del ministro della Giustizia, Andrea Orlando - e annunciata dal sottosegretario Federica Chiavaroli - di convocare un Tavolo di consultazione, aperto a tutti i soggetti che si occupano di giustizia minorile, per individuare le necessarie modifiche e integrazioni alla riforma dei Tribunali per i Minorenni attualmente in discussione in Parlamento. Ogni iniziativa che abbia come obiettivo quello di migliorare la giustizia per i minorenni trovera' sempre il nostro incondizionato appoggio. Altrettanto fermi saremo nel contrastare ogni semplicista e banale ipotesi di modifica che non tenga conto degli importanti risultati ottenuti, della grande esperienza e della profonda competenza maturate, nel nostro Paese, dall'istituto della giustizia minorile". Cosi' il Consiglio nazionale degli Assistenti sociali in riferimento all'intervento del sottosegretario Chiavaroli nel corso di un Convegno dell'Unione nazionale delle Camere minorili ospitato dal Senato.
"Dal nostro punto di vista- prosegue il Consiglio nazionale- e' indispensabile che il complesso del sistema della giustizia minorile riesca a combinarsi e ad integrarsi con il sistema allargato di protezione e tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e con i servizi sociali a cio' delegati".
"La vicenda giudiziaria che riguarda un minore- viene ricordato- rappresenta un segmento molto importante della sua vita; egli deve essere accompagnato, come ricorda anche lo stesso Consiglio d'Europa, prima, durante e dopo questo segmento, da un adeguato supporto".
Per realizzare tutto cio', prosegue ancora il Consiglio nazionale, "servono servizi sociali sul territorio che affianchino il minore cosi' come, al sistema della giustizia minorile, serve essere in grado di leggere il mondo di relazioni del minore attraverso gli occhi degli assistenti sociali. Il motivo e' semplice: consentire alla giustizia di assumere decisioni sempre piu' coerenti con i bisogni affettivo-educativi, le caratteristiche e le potenzialita' del minore".
"Ecco perche'- concludono gli assistenti sociali- le posizioni di coloro che ritengono che i Tribunali per i Minorenni siano da abolire tout court sono senz'altro da respingere perche' superficiali e semplicistiche e perche' non colgonola specificita' vitale di un approccio multidisciplinare, specializzato ed unitario che ha contraddistinto il Tribunale per i Minorenni e che dovra' essere centrale anche nel futuro del sistema di giustizia che prendera' in carico i minori".
(Wel/ Dire)