Le stime dei guadagni in uno studio dell'Oms. Articolo de Il Sole 24ore
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 5 lug. - In uno studio pubblicato su The Lancet Psychiatry un gruppo di ricercatori guidato da Dan Chisholm, esperto del Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), ha calcolato che da ogni dollaro investito per offrire ai cittadini piu' servizi per il trattamento dei disturbi psicologici e psichiatrici e' possibile ricavarne ben 4. Investire in salute mentale potrebbe quindi avere ripercussioni significative sull'economia globale.
Lo studio e' stato condotto in 36 paesi a basso, medio e alto reddito e ha calcolato le spese associate ai trattamenti e i ritorni i termini di salute, stimando costi e guadagni per il periodo compreso tra il 2016 e il 2030.
Fissando al 5% l'aumento nell'abilita' al lavoro e nella produttivita' lavorativa ottenibile grazie ai trattamenti e' stato stimato che a fronte di costi per 147 miliardi di dollari i guadagni ammonterebbero a 310 miliardi di dollari sotto forma di anni di vita in salute, 230 miliardi di dollari in termini di produttivita' altrimenti persa a causa della depressione e 169 miliardi di dollari in termini di produttivita' altrimenti persa a causa dell'ansia.
"Sappiamo che il trattamento della depressione e dell'ansia ha senso in termini di salute e benessere; questo nuovo studio conferma che ha senso anche dal punto di vista economico- commenta Margaret Chan, direttore generale dell'Oms-. Ora dobbiamo trovare un modo per assicurarci che l'accesso ai servizi per la salute mentale diventi una realta' per tutti gli uomini, le donne e i bambini, ovunque vivano".
Attualmente e' il 10% circa della popolazione mondiale ad avere a che fare con problemi come ansia e depressione. Come sottolinea pero' Jim Yong Kim, presidente della Banca Mondiale, "nonostante centinaia di milioni di persone in tutto il mondo vivano con disturbi psicologici, la salute mentale e' ancora nell'ombra. Non si tratta solo di un problema di salute pubblica - continua Jim Yong Kim - e' un problema di sviluppo. Dobbiamo agire subito perche' la perdita di produttivita' e' qualcosa che, semplicemente, l'economia mondiale non puo' permettersi".
"La salute mentale deve essere una priorita' umanitaria e per lo sviluppo a livello globale, e una priorita' in ogni paese- sottolinea Arthur Kleinman, docente di Antropologia Medica e Psichiatria all'Universita' di Harvard-. Dobbiamo mettere a disposizione di chi ne ha piu' bisogno, ora e nella comunita' in cui vivono, i trattamenti. Finche' non lo faremo il malessere mentale continuera' a oscurare il potenziale degli individui e delle economie".
(Wel/ Dire)