(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 28 giu. - "Occorre dare strumenti al Servizio sanitario nazionale affinche' sia in grado di occuparsi bene della depressione. Condivido la necessita' di un piano nazionale sulla depressione: potrebbe essere il volano della ristrutturazione di tutta la salute mentale e della ricerca attraverso un ruolo piu' attivo e concreto delle Regioni, che in questi anni hanno investito poche risorse in questo campo. È ora di cambiare passo e di formare la rete medica, psichiatrica, sanitaria e culturale di cui c'e' estremo bisogno. Spero siano le istituzioni a dare l'avvio, se sapranno aprirsi al rapporto con le competenze e con i 'saperi' per deliberare in modo informato, dunque efficace. Lo faremo anche insieme ad Onda, a cui va la nostra gratitudine per aver saputo guardare, ancora una volta con questo 'Libro Bianco', oltre le apparenze alla salute delle donne come condizione per la loro liberta'". Lo ha detto la senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato, intervenendo a Roma alla conferenza stampa di presentazione di un'indagine sulla depressione condotta da Onda.
"L'Organizzazione mondiale della Sanita'- ha proseguito- definisce la salute come benessere fisico e psichico: e' paradossale che le politiche sanitarie si interessino con sistematicita' solo del primo aspetto, relegando il secondo nell'ambito delle patologie conclamate, in una definizione di salute mentale esclusivamente come fatto clinico estremo. In questo quadro si inserisce la depressione, fenomeno in crescita, patologia non necessariamente 'patologica', quello stato d'essere ormai ben definito dal punto di vista scientifico e clinico, ma non ancora affrontato con la necessaria multidisciplinarieta' che meriterebbe. L'informazione e' carente, mentre cresce la diagnosi fai da te- ha concluso la senatrice- pericolosissima e destinata all'autocura fatta di psicofarmaci e dipendenze varie".
(Wel/ Dire)