Disturbi spettro autistico in due convegni a Catania. Presente anche l'IdO
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 28 giu. - A un anno dall'approvazione della legge sull'autismo, che tanto interesse ha suscitato tra le associazioni di famiglie e gli addetti ai lavori (dai neuropsichiatri, agli psicologi e insegnanti) "dispiace constatare che quelli che erano i due elementi chiave del testo: l'inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e la revisione delle Linee guida siano ancora di la' da venire". Lo afferma Paola Binetti, deputato Ap e membro della XII commissione Affari sociali, nonche' relatrice della legge sull'autismo.
È questo l'argomento al centro del convegno che si e' svolto il 24 giugno a Catania, dal titolo 'Lo spettro autistico. La legge n.134/815 e i suoi risvolti clinici e sociali'. Un evento promosso dall'Istituto mediterraneo di Psicologia archetipica (Impa) per fare il punto con gli esperti e le istituzioni, riflettendo insieme sull'ultimo libro curato dall'onorevole Binetti.
"I Lea sembra che siano in qualche modo incapsulati nella Conferenza Stato-Regioni e non si capisce cosa stia accadendo.
Tutti sono in attesa della loro approvazione- afferma il deputato Ap- e non solo per l'autismo".
D'altro canto, le Linee guida "sono particolarmente urgenti perche' le precedenti, pur con tutti gli aspetti positivi che avevano, si fermano all'adolescenza e non includono il mondo degli adulti autistici- sottolinea il medico-, uno degli aspetti piu' importanti previsti da questa legge. Nello stesso tempo mantengono un punto di vista concentrato su un unico approccio senza tenere conto dell'importante aspetto multiculturale e multidimensionale nel rispetto dei modelli di riabilitazione che questa legge prevede".
Tra i partecipanti anche il sottosegretario all'agricoltura Giuseppe Castiglione. "Il sottosegretario ha promesso una particolare attenzione a quelle fattorie sociali che rappresentano una delle opportunita' piu' interessanti per i giovani autistici- aggiunge Binetti- perche' l'esperienza diretta con i ritmi della natura e il contatto con gli animali rappresentano una ricchezza. Questo mondo di esperienze fatte dai soggetti autistici puo' diventare un'opportunita' fondamentale per il loro sviluppo. Ci auguriamo- conclude- che presto ci siano varie fattorie sociali che possano costituire una risorsa per questi ragazzi".
Anche domenica 25 giugno si e' parlato dei disturbi dello spettro autistico a Catania, in occasione del convegno 'Autismo. Un dialogo possibile tra tecnici di diversa formazione', promosso dal centro di riabilitazione Villaggio San Giuseppe, dalle 8.30 alle 18, nella Sala Riunioni in Via Mazzasette 3 ad Aci Sant'Antonio.
"La collaborazione tra approcci diversi e' un punto vincente nel trattamento per l'autismo, perche' un disturbo cosi' complesso richiede un confronto aperto tra tutti gli operatori del settore". Ha confermato la responsabile scientifico dell'evento, Maria Ida Contarino, psichiatra, psicoterapeuta psicoanalitica e aiuto medico del centro.
A entrambi i convegni e' stata presente Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), per ribadire "l'importanza e la centralita' del clinico nella diagnosi. Anche la letteratura internazionale lo sottolinea. È imprescindibile la valutazione del clinico pur utilizzando i test golden standard per la diagnosi dell'autismo- aggiunge Di Renzo- perche' ogni bambino ha il diritto a un'attenzione speciale, a una diagnosi attenta, differenzile e precoce, ma sempre monitorata. È stato dimostrato che una diagnosi data in modo sbagliato e non adeguatamente elaborata dai genitori produce effetti negativi".
(Wel/ Dire)