(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 21 giu. - "A confronto, Orwell era un ottimista. In Olanda, una ventenne vittima di abusi sessuali ha scelto l'eutanasia. Le e' stata somministrata un'iniezione letale dopo che gli psichiatri avevano deciso che il suo stress post traumatico e altre condizioni erano incurabili. La donna e' stata uccisa lo scorso anno in seguito a un cosiddetto disturbo da stress post-traumatico resistente al trattamento. Il suo stato, riferiscono i media, era aggravato da anoressia, depressione cronica e sbalzi d'umore, tendenze suicide e di autolesionismo, allucinazioni, ossessioni e compulsioni. La ragazza aveva anche difficolta' fisiche ed e' stata quasi completamente costretta a letto". È quanto si legge in un articolo pubblicato sul sito del Comitato dei cittadini per i diritti umani Onlus (Ccdu).
"Secondo la psichiatra che l'aveva in cura: 'Non vi era alcuna prospettiva o speranza per lei - trovava la sua sofferenza insopportabile'. Eppure, "due anni prima della sua morte, i medici hanno chiesto un secondo parere, e su consiglio dei nuovi medici la paziente aveva ricevuto una terapia intensiva da trauma. I documenti riportavano che 'Questo trattamento ha ottenuto per un certo periodo un parziale successo'. Il trattamento era stato pero' abbandonato lo scorso anno dopo che erano stati interpellati dei consulenti indipendenti, i quali avevano dichiarato che il caso era senza speranza. Secondo gli psichiatri, nonostante la sua 'intollerabile' sofferenza fisica e mentale, la depressione cronica e gli sbalzi d'umore, la ragazza era del tutto in grado di prendere la decisione di togliersi la vita".
In Gran Bretagna "il suo caso e' stato condannato come 'abominevole' da entrambi i partiti: secondo il deputato laburista Robert Flello. 'È come ammettere che se si e' vittime di abusi, e come risultato si ottiene una malattia mentale, si subisce la pena di morte'. Il deputato conservatore Fiona Bruce ha detto: 'Questa tragica situazione mostra per quale motivo l'eutanasia non debba mai essere legalizzata in questo paese. Cio' di cui questa donna aveva bisogno, in un momento disperato nella sua giovane vita, era aiuto e sostegno per superare i suoi problemi, non l'opzione dell'eutanasia'. Secondo Nikki Kenward, attivista dei diritti umani, 'È orribile e preoccupante che i professionisti della salute mentale possano considerare l'eutanasia, in qualsiasi forma, come una risposta alle complesse e profonde ferite dell'animo'".
Le leggi sull'eutanasia sono state introdotte "in Olanda nel 2002. Nel 2015 ci sono stati 5.561 casi di morte per eutanasia. I funzionari addetti ai controlli hanno riscontrato solo quattro casi che presentavano 'irregolarita''". Il Ccdu raccomanda di "informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se' stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche".
Qui la fonte dell'articolo (Wel/ Dire)