"Le ragazzine costruiscono la vita sociale e relazionale intorno al calendario del ciclo". Articolo su Le scienze.it
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 giu. - Il marchese, i fiori, la maledizione: il mestruo viene raramente chiamato col suo nome, anche se occupa una parte non indifferente della vita, e dei pensieri, delle donne. Vissuto spesso come un fastidio o, viceversa, come il simbolo della potenza riproduttiva femminile, e' raramente un evento neutro sia dal punto di vista sociale che personale. "Imbarazzo e vergogna circondano ancora un evento fisiologico che interessa mensilmente meta' della popolazione mondiale, e rendono complesso condurre studi su come viene vissuto, per esempio, il menarca, ovvero il momento della comparsa del primo flusso", spiega sul "Journal of Reproductive and Infant Psychology" Anne Burrows, una psicologa che ha cercato di valutare il vissuto della prima mestruazione nelle bambine attraverso questionari distribuiti nelle scuole e si e' scontrata con il rifiuto di insegnanti e genitori.
"Di queste cose non si parla, eppure le ragazzine costruiscono la propria vita sociale e relazionale intorno al calendario del ciclo, evitando feste, appuntamenti, esami scolastici o gare sportive nei periodi 'a rischio'", conclude la studiosa.
(Wel/ Dire)