(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 giu. - Chi soffre di sindrome premestruale lieve o moderata presenta sintomi soprattutto fisici, poco invalidanti; nella sindrome premestruale grave si riscontra una ciclica comparsa di tristezza, irritabilita' associate a sintomi somatici durante la tarda fase luteale e premestruale. Nelle prime due settimane del ciclo mestruale sono gli ormoni estrogeni ad avere il sopravvento; questi sono i giorni in cui una donna si puo' mostrate piu' tranquilla, rilassata con maggiore predisposizione alla socializzazione. E' nelle due settimane successive, quando agli estrogeni si sostituisce un piu' alto picco di progesterone che compaiono le modalita' disfunzionali e reattive che sovente le sole condizioni ambientali o familiari non riescono a spiegare.
Gli steroidi ovarici sono implicati nell'eziopatogenesi dei sintomi dell'umore nel pre-mestruo tanto che, la sindrome premestruale (SPM) non compare quando e' presente una soppressione ovarica come negli anni che precedono il menarca, in gravidanza, o dopo la menopausa. Nelle donne che soffrono di SPM non sono stati riscontrati livelli di Estrogeni e Progesterone differenti, ma una modalita' di secrezione caratterizzata da sbalzi della secrezione ormonale.
La sindrome premestruale puo' essere influenzata anche dallo stress: infatti colpisce con piu' intensita' le donne tra i 30 e i 40 anni. A questa eta', le donne hanno piu' impegni, dividendosi tra famiglia e lavoro spesso con la necessita' di fare tutto, subito e bene.
La ripartizione dei compiti e degli impegni da affrontare secondo priorita' e capacita' di delegare ad altri, potrebbe aiutare a ridurre il carico di tensione, che inevitabilmente si accumula quando si cerca di fare tutto da sole senza chiedere aiuto a chi ci sta vicino. Nel corso della fase premestruale, la donna puo' esperire una serie di disagi che, a seconda delle caratteristiche e della gravita', si definiscono: SPM di grado lieve; SPM di grado moderato; SPM grave; Disturbo Disforico premestruale (DDPM).
Circa il 75% delle donne presenta Sintomi premestruali minori o isolati; dal 20 al 50% manifesta una SPM, dal 5 al 15% una SPM grave, il 3-5% un DDPM. Non tutte le donne, pero', soffrono di SPM e ne soffrono nella stessa intensita'. È stata rilevata una predisposizione genetica al disturbo. La valutazione clinica comprende oltre 300 sintomi fisici e psichici che possono presentarsi isolati o associati tra loro nel premestruo; solitamente tendono a risolversi dopo l'inizio delle mestruazioni. Chi soffre di sindrome premestruale lieve o moderata presenta sintomi soprattutto fisici, poco invalidanti; nella sindrome premestruale grave si riscontra una ciclica comparsa di tristezza, irritabilita' associate a sintomi somatici durante la tarda fase luteale e premestruale. Uno dei sintomi gravi della sindrome premestruale e' l'aggressivita'. Il sintomo e' tanto piu' grave quanto piu' compromette la vita quotidiana della donna rendendola incapace di gestire in modo adeguato relazioni familiari o sociali. Quando cio' avviene e la qualita' di vita della donna peggiora drasticamente disturbando le sue capacita' di relazione con il mondo, si parla di Disturbo Disforico Premestruale. Non e' un caso che questo disturbo in America venga riconosciuto come un attenuante nei processi dove una donna e' colpevole di reato di aggressione.
IL DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE - Parliamo di un vero e proprio Disturbo Disforico Premestruale (DDMP) nel momento in cui i sintomi, oltre a presentarsi con le consuete modalita' cicliche, risultano cosi' gravi da interferire in modo rilevante con l'adattamento lavorativo, sociale o interpersonale. Il DDPM tende a cronicizzare e permanere fino alla menopausa. In questi giorni la donna diventa piu' nervosa, irritabile, triste, tanto da registrare un aumento della litigiosita' in famiglia e una perdita di giorni lavorativi o scolastici.
Caratteristiche: Marcata labilita' affettiva; ira o irritabilita' persistente; marcata ansia, tensione; umore notevolmente depresso; diminuito interesse e piacere per le attivita' abituali; facilita' a stancarsi; difficolta' soggettiva a concentrarsi; marcata modificazione dell'appetito; alterazione del sonno; altri sintomi fisici. Vi sono donne che nella loro storia hanno sofferto di disturbi d'ansia o di depressione che presentano un peggioramento dei sintomi psichici in fase premestruale o hanno esordito la patologia psichiatrica in questa fase del ciclo.
I sintomi della SPM o del DDPM possono aumentare con l'eta' e dopo aver avuto un figlio, in caso di assunzione o sospensione di un contraccettivo orale o in seguito a chirurgia pelvica. Non ci sono risultati dell'esame fisico o test di laboratorio specifici per la diagnosi di DDPM. Una storia medica completa, l'esame obiettivo (tra cui un esame pelvico), e la valutazione psichiatrica devono essere fatti per escludere altre condizioni. Tenere un calendario o un diario dei sintomi puo' aiutare le donne ad individuare i sintomi piu' fastidiosi e i tempi in cui si verificano. Queste informazioni possono aiutare i medici a diagnosticare il DDPM e stabilire il trattamento appropriato.
CURA TRAMITE PRESIDI NON FARMACOLOGICI DELLA SINDROME PREMESTRUALE - La maggiore conoscenza e la consapevolezza del quadro clinico permette alle donne di affrontare il periodo che precede il ciclo con maggiore senso di tranquillita' e capacita' di gestione dei sintomi. Una volta individuati i sintomi e valutata la gravita' degli stessi anche attraverso la compromissione del funzionamento lavorativo e sociale sara' possibile optare per una serie di trattamenti che andranno da presidi non farmacologici a trattamenti di tipo farmacologico a seconda della condizione clinica e della risposta agli stessi.
Alle pazienti con sintomatologia da lieve a moderata, poco invalidante e sporadica, si suggerisce una adeguata attenzione alla qualita' e alla durata del sonno nella settimana che precede il ciclo e alla qualita' dell'alimentazione; in particolare evitare di rispondere con abbuffate di dolci al caratteristico aumento di appetito e favorire, al contrario, una dieta il piu' possibile equilibrata, riducendo al minimo l'utilizzo di sale, caffe' e alcol, che aggravano i sintomi. Presidi non farmacologici utili nella gestione e riduzione dei sintomi premestruali possono essere gli integratori alimentari a base di magnesio e vitamine, l'esercizio fisico, le tecniche di rilassamento e la psicoterapia.
Quando i disturbi premestruali sono di leggera o media entita', l'attivita' fisica puo' contribuire al benessere.
Bastano 10-20 minuti di esercizio fisico, possibilmente per 3-4 volte a settimana, come una corsa moderata, o lunghe camminate. Il movimento favorisce il rilascio di endorfine, sostanze utili per combattere il dolore, che diminuiscono proprio nei giorni che precedono le mestruazioni. L'attivita' fisica fa aumentare i livelli di serotonina, il neurotrasmettitore del benessere, importante per ottenere un miglioramento dell'umore ed un sonno riposato. Inoltre le attivita' fisiche aerobiche aumentano il flusso di sangue diretto ai muscoli di tutto il corpo, e questo aiuta a sciogliere i crampi e a far scomparire il dolore.
Il Training Autogeno consente di eliminare quelle perturbazioni emotive che generano sul piano fisico sintomi da attivazione (come la tachicardia) e da tensione prolungata (ipertonia muscolare che provoca mal di pancia, mal di schiena e mal di testa). Sul piano psicologico combatte la tensione psichica, il nervosismo e l'insonnia, che spesso accompagnano il ciclo a causa sia dei cambiamenti ormonali, sia (e a volte soprattutto) dell'atteggiamento con il quale la donna lo vive.
Gli sbalzi d'umore e l'irritabilita' sono frequenti e si possono combattere con questa tecnica di rilassamento che permette di sciogliere le tensioni e recuperare la calma e la stabilita' del tono dell'umore, quando questo e' perturbato da cause transitorie come quelle legate al ciclo mestruale. La psicoterapia e' utile in presenza di una sintomatologia premestruale che con altri trattamenti non ha trovato sollievo e cura. La SPM puo' avere anche cause psicologiche, soprattutto quando vi e' un vissuto psicologico conflittuale verso le mestruazioni.
TERAPIA FARMACOLOGICA DELLA SINDROME PREMESTRUALE - La terapia farmacologica per SPM e DDPM dispone di diversi interventi atti a controllare e a ridurre la sintomatologia quotidiana, soggettivamente disturbante e disfunzionale. Nelle donne che presentano una SPM di grado moderato/grave e nel DDPM la terapia psicofarmacologica con l'utilizzo di antidepressivi e' risultata la piu' efficace nel controllo e nella cura della sintomatologia psichica, con miglioramento dell'adattamento e del funzionamento globale. I farmaci piu' efficaci utilizzati sono rappresentati dagli antidepressivi della categoria degli SSRI o gli SNRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o della serotonina/noradrenalina) che agiscono sulla cascata ormonale del progesterone e aiutano a correggere i sintomi psichici. Non sempre risultano efficaci nella sintomatologia fisica.
Evidentemente questa scelta deve essere valutata attentamente da uno specialista in modo da calcolare rischi e benefici del trattamento prima della sua applicazione.
Il 10% delle donne che denunciano sintomi di sindrome premestruale, in particolare quelle con DDPM, presentano pensieri suicidi. L'incidenza di suicidio nelle donne con depressione e' significativamente piu' elevata durante la seconda meta' del ciclo mestruale. Contattare il medico curante, uno psicologo, o psichiatra, se si hanno pensieri suicidi, o se i sintomi interferiscono con la vostra vita quotidiana.
(Wel/ Dire)