In Italia sono più di 12 mila i presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 19 gen. - Sono più di 12 mila i presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi in Italia per 384 mila posti letto (6,3 ogni 1.000 persone residenti), oltre 367 mila invece gli ospiti, ma tre su quattro sono over65. È quanto emerge da un report dell'Istat con dati aggiornati al 31 dicembre 2013 sui presidi che erogano servizi residenziali (ospitalità assistita con pernottamento) di tipo socioassistenziale e/o socio-sanitario a persone in stato di bisogno (escluse le strutture ospedaliere pubbliche e private). Sul totale delle persone assistite, infatti, sono quasi 279 mila (il 75,8 per cento) quelli che hanno almeno 65 anni, mentre oltre 71 mila (19,3 per cento) hanno un'età compresa tra i 18 e i 64 anni, circa 17 mila (4,8 per cento) sono quelli con meno di 18 anni.
Tra gli ospiti anziani, spiega il report, i non autosufficienti sono 210 mila. Tra gli anziani, oltre la metà sono ultra ottantacinquenni e donne in più di tre casi su quattro. Tra gli adulti fino ai 64 anni, invece, prevalgono gli uomini, che sono il 62 per cento. Tra le motivazioni, per quasi sette ospiti adulti su dieci il ricovero è legato principalmente alla presenza di disabilità o di patologie psichiatriche.
Nel 2013 sono stati 17 mila i minori assistiti, di cui poco più di 4 su dieci è stato accolto nelle strutture per problemi legati al nucleo familiare, come "incapacità educativa, problemi economici o psicofisici dei familiari", spiega l'Istat. Tra i minori, inoltre, circa 4 mila ragazzi (il 22 per cento dei minori ospiti) hanno dipendenze patologiche o altri tipi di disagio e poco meno di 3 mila minori (il 15 per cento del totale) risultano avere patologie psichiatriche o disabilità.
Sempre nel 2013 sono 12.860 i minori dimessi dalle strutture residenziali, di cui circa il 31 per cento risulta rientrato nella famiglia di origine, il 10 per cento in una famiglia affidataria o adottiva. Oltre 3 mila ragazzi sono stati trasferiti in altre strutture residenziali e circa 2 mila si sono allontanati spontaneamente dalla struttura. Gli stranieri sono una minoranza: sono 16.682, il 4,5 per cento degli ospiti complessivi.Nel 55 per cento dei casi sono adulti (2,5 ogni 1.000 adulti stranieri residenti), nel 41 per cento minori (6 ogni 1.000 minori stranieri residenti) e soltanto per il 4 per cento anziani (5 ogni 1.000 anziani stranieri residenti).
La mappa sul territorio italiano dei presidi mostra però forti squilibri territoriali: l'offerta raggiunge i livelli più alti nelle regioni del Nord, dove si concentra il 66 per cento dei posti letto complessivi (9,1 ogni mille residenti), e tocca i valori minimi nel Sud con il 10,4 per cento dei posti letto (soltanto 2,8 posti letto ogni mille residenti). Le regioni del Nord, inoltre, dispongono anche della quota più alta di posti letto a carattere socio-sanitario, con 7,4 posti letto ogni mille residenti, contro un valore di 2 posti letto nelle regioni del Sud. Per quanto riguarda le strutture, infine, il 36 per cento delle strutture appartiene a enti non profit, il 23,6 per cento a enti pubblici, il 25,1 per cento a enti privati for profit e il 13,7 per cento a enti religiosi. Nell'88 per cento dei casi sono gli stessi titolari a gestire direttamente il presidio.
(Wel/ Dire)