(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 19 gen. - "Nella nostra epoca non è più possibile dividere l'offline dall'online. Ormai abbiamo un sé esteso, siamo un tutt'uno con i nostri profili social e il nostro smartphone. Quello che prima veniva chiamato virtuale ora interviene profondamente nella realtà attraverso le dipendenze da internet, dai videogiochi online e dal gioco d'azzardo compulsivo. Una situazione di deriva intuita dai Subsonica già nel 2000, con i loro testi sul rapporto tra l'uomo e la macchina". Ecco che le canzoni possono aiutare le persone, segnare momenti importanti nell'esistenza di chi le ascolta, legarsi a ricordi, emozioni, periodi difficili o all'uscita da periodi difficili. Romeo Lippi, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto 'Lo psicologo del rock', li utilizza nei suoi "seminari evento" sui 'Cantautori: Terapeuti dell'anima'.
Domenica 31 gennaio al Wintergarden di Viterbo (in Piazza della morte 16) proporrà alle 18 un nuovo incontro sui 'Subsonica. Gli effetti della tecnologia sulla Psiche'.
"Si tratta di una serie di incontri con cadenza mensile che riguardano i legami tra canzoni e psicologia, tra i cantautori e la tradizione letteraria musicale italiana e gli aspetti psicologici. Il lavoro sui testi dei Subsonica- continua lo psicoterapeuta- è nato dall'unione tra la parte professionale e l'aspetto passionale. Ho scritto con il mio maestro di psicoterapia Edoardo Giusti il libro 'Facebook per psicologi', prendendo in considerazione gli studi internazionali in Psicologia che avessero per oggetto questo social network. A livello scientifico i nostri colleghi ne parlavano per senso comune- commenta Lippi- e abbiamo voluto fornire un substrato più scientifico sull'argomento".
- Tornando ai testi dei Subsonica, quali brani affrontano il rapporto tra tecnologia e psiche? "'Aurora sogna' parla del rapporto di questa ragazza, forse adolescente, con il proprio corpo e del desiderio di modificarlo. Con Istagram, come con photoshop, tendiamo a cambiare le nostre immagini per arrivare a un'idea di bellezza irrealistica. 'Eva contro Eva' ci fa invece riflettere sul contrasto tra il nostro sé reale corporeo e il nostro sé virtuale. Sono tante le persone fake che sui social network si presentano in una veste migliore. O, ancora, i Subsonica ci raccontano in due brani il desiderio dei giovani di voler staccare la mente: 'DiscoLabirinto' e 'Mammifero' parlano della necessità di tornare, attraverso la danza, ad aspetti più primitivi".
- Quali sono i rischi che corrono i giovani d'oggi? "Non riuscire più a staccarsi dall'online. È una cosa su cui bisogna stare attenti- afferma Lippi- se una persona non ha uno spirito critico è molto facile andare verso una deriva. Con le applicazioni è molto semplice diventare dipendenti dai giochi d'azzardo. Prima dovevamo andare nella bisca, adesso basta una connessione e un cellulare".
- Perché è aumentato l'interesse al gioco? "Perché dà soddisfazioni forti- replica lo psicologo- senti il brivido del rischio, è piacevole e questo spinge a farlo sempre di più. Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che il gioco d'azzardo, come tutte le droghe (ma anche il sesso e il cibo), influenza il sistema dopaminergico presente nel cervello, e facendo uscire più dopamina fa sentire piacere".
- Esiste un'alternativa? "Il contatto reale è l'unica possibile alternativa alla deriva del virtuale. Bisogna lavorare sulle relazioni e i contatti tra le persone. I social network danno l'illusione di un contatto, ma quello veramente gratificante è dato dall'interazione tra le persone dal vivo. Tutta la tecnologia serve per aumentare il benessere dell'uomo- ripete Lippi- e a livello relazionale i social media e i social network devono avere come ultimo obiettivo quello di far incontrare le persone, che altrimenti si trasformeranno in macchine di alienazione". Questo principio è presente nei pezzi dei Subsonica? "Sì, c'è sempre un anelare a un contatto reale corporeo, fisico ed emotivo con un altro oltre lo schermo, la maschera e tutti i substrati della società tecnologica".
- I ragazzi percepiscono questi rischi? "Loro sono meno consapevoli, ci sono nati dentro. Sono nativi digitali e noi dobbiamo sviluppare in loro uno spirito critico. È tremendamente reale quello che succede sui social network e lo vediamo con i diversi giovani che si sono tolti la vita perché presi in giro sui social. I testi dei Subsonica ci aiutano a sviluppare l'aspetto della consapevolezza di tutti- conclude lo psicologo del rock- e non solo dei giovani".
(Wel/ Dire)