23 febbraio convegno a Roma su drammi italiani e internazionali
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 23 feb. - I minori non accompagnati e rifugiati "sono bambini che non si affidano facilmente agli adulti, avendo sperimentato nella loro vita che anche i loro genitori non ce l'hanno fatta a proteggerli. Se il primo aspetto dell'accoglienza e' ospitarli in un luogo fisico sicuro per la loro sopravvivenza, il secondo aspetto e' fornire un'accoglienza psichica. Parliamo di minori traumatizzati". Lo spiega Magda Di Renzo, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) ed esponente della Societa' italiana per lo studio dello stress traumatico (Sisst). La psicologa prendera' parte al convegno sui 'Minori non accompagnati. Drammi italiani ed internazionali', in programma martedi 23 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 a Roma, nella Sala Sopra Chiesa, Palazzo Valdina, a Piazza in Campo Marzio 42.
"Esiste quindi una diffidenza, per questo e' importante l'accoglienza psicologica. Alle spalle, tali bambini hanno un vissuto di sradicamento dai propri luoghi d'origine- continua la psicoterapeuta- il cambiamento di lingua, viaggi drammatici.
Spesso hanno visto gente naufragare, conoscono la violenza della guerra, della fame e la negativita' di qualcuno che, invece di essere fonte di speranza, li ha messi di fronte alla morte".
Dalle loro storie emerge una "forte estraneita' in tutti i sensi- conclude Di Renzo- somatica, di lingua, di educazione. Con scale valoriali diverse ci deve essere un nuovo adattamento".
Il convegno, coordinato da Paola Binetti, presidente dell'associazione 'Etica & Democrazia', fara' luce proprio "sull'arrivo e l'accoglienza di minori rifugiati e migranti verso l'Italia, che presenta aspetti molto complessi. Da un lato il flusso di arrivi non accenna a diminuire, dall'altro c'e' il sospetto che la malavita si stia inserendo anche in questo campo lucrando sulla difficile gestione del problema. L'articolo 18 del DL 18 agosto 2015, n. 142 sancisce il carattere di priorita' del superiore interesse del minore, criterio guida nell'applicazione delle misure di accoglienza. Il minore- spiega Binetti- dovrebbe essere sempre ascoltato, anche per conoscere le sue esperienze e valutare il rischio che sia stato vittima di tratta. La legislazione italiana fornisce un quadro normativo inteso a garantire un alto livello di protezione ai minori non accompagnati, compresa la rapida nomina di un tutore e la definizione prioritaria della necessita' di asilo. Tuttavia, l'accesso alle procedure di asilo per i minori non accompagnati ha spesso lunghi tempi di attesa per la nomina dei tutori (fino a 11 mesi). In Europa e' misteriosa la sorte di oltre 10mila bambini rifugiati, scomparsi negli ultimissimi mesi dopo il loro arrivo nel Vecchio Continente. Voci autorevoli- conclude il presidente dell'associazione promotrice dell'evento- italiane ed europee si incontrano per approfondire uno degli aspetti piu' complessi del nostro tempo".
(Wel/ Dire)