"Sono soli. Dare strumenti per capire le potenzialita' della Rete"
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 16 feb. - "Il mio social network preferito? Whatsapp. Su quali dispositivi? Solo smartphone e tablet, il pc non lo uso piu'. Uso whatsapp per gruppi per il Miur e per uso personale, con i miei figli che studiano lontano. I selfie? Li accetto ma non lo cerco, preferisco le foto". Sono queste la preferenze 'social' che il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha rivelato a margine della giornata mondiale sui pericoli in rete al teatro Palladium di Roma.
Il ministro ha parlato dell'importanza dei social media ma anche dei suoi pericoli, legati soprattutto al fenomeno del cyberbulismo: "I consigli su questo grave fenomeno- ha detto il ministro- li dobbiamo dare a tutti i ragazzi, sia quelli che vengono presi di mira, sia quelli che prendono di mira. Il bullo in rete e' cio' che il bullo e' sempre stato, esprime una forma di aggressivita' e violenza verbale che e' antica come il mondo ma lo fa con uno strumento potentissimo che e' la rete, che genera effetti devastanti. Quindi dobbiamo insegnare ai ragazzi, non solo oggi, ma ogni giorno della loro vita, il rispetto per i compagni e comportamenti che siano sempre ispirati alla tolleranza e all'educazione". Per chi e' colpito il messaggio del ministro e' molto semplice: "Non siete soli. La scuola non lascia solo nessuno, parlate con i vostri insegnanti e i vostri genitori e soprattutto reagite perche' chi ci mette all'angolo e' piu' solo di voi e ha problemi piu' gravi di voi".
I social network come strumento indispensabile per nuove e vecchie generazioni. Ha sottolineato ancora Giannini: "I social possono essere considerati la rivoluzione piu' drastica che l'umanita' abbia conosciuto. Quindi, essere consapevoli delle sue potenzialita' enormi per conoscere, approfondire e diffondere i messaggi positivi e' un dovere di chi insegna e di chi educa, ed e' un diritto di chi apprende. Internet e' un luogo e come in tutti i luoghi c'e' una fascia oscura e quindi noi dobbiamo dare tutti gli strumenti ai piu' giovani ma anche agli adulti per capire dove inizia lo spazio buio e dove bisogna iniziare a essere cauti a causa di atteggiamenti che sconfinano nella violenza e nella vigliaccheria".
(Wel/ Dire)