App, screening ed e-learnig per progetto su dislessia
Parte iniziativa integrata, Lorenzin: Bene l'attenzione dei privati
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 9 feb. - Screening telematico e personalizzato sulla dislessia; piattaforma e-learning per i docenti e una 'smartapp' per ridurre il ritardo della diagnosi. Sono le iniziative presentate a Roma nella sede della Fondazione Telecom Italia, a cura della fondazione stessa, del ministero della Salute e del ministero dell'Istruzione.
Un progetto digitale integrato quindi per la realizzazione di strumenti tecnologici che sia in grado "di fornire risposte specifiche" sulla dislessia - che coinvolge in Italia oltre 2 milioni di persone di cui 350mila studenti di tutte le eta' (il 4,4% della popolazione scolastica) - a disposizione di famiglie, docenti, studenti, pediatri, attraverso un unico portale.
Il progetto si sviluppera' nei prossimi 18 mesi con tre iniziative che intendono affrontare il tema della dislessia in modo sistemico.
La prima, una piattaforma on line (la prima in Italia) che permettera' uno screening telematico, gratuito, sulle difficolta' di lettura differenziato per fasce d'eta'. Dopo una prima valutazione, si potra' accedere a sessioni di training personalizzato per ridurre le difficolta' con una sessione finale per verificare l'apprendimento. Le prove e gli esercizi verranno elaborati dai medici del Bambin Gesu' per poi essere valutati da un panel di specialisti certificati dal Miur e dal ministero della Salute. Ad essere rinviati ai centri specialistici, saranno solo bambini e adulti che presenteranno significative difficolta' di lettura. Con questa scrematura si stima una riduzione intorno al 25% degli accessi ai servizi e delle relative liste d'attesa.
Il secondo 'ramo' dell'iniziativa e' la realizzazione della piattaforma e-learning, che verra' lanciata a settembre. Grazie a tale piattaforma on line verranno lanciati corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici. Infine, la smartapp, il cui scopo e' l'individuazione precoce dei disturbi della comunicazione che si stima abbia un'incidenza nei bambini di 2-3 anni per circa il 10-12%. Il progetto implementera' - attraverso smartphone e tablet - una piattaforma web che guidera' il genitore e che sara' accessibile anche ai pediatri, nella compilazione di questionari sull'argomento. Nel suo complesso l'iniziativa intende coinvolgere il 30% degli istituti scolastici e creera' un unico osservatorio dei dati sulla diagnosi, sulle scuole 'amiche' della dislessia, sull'utilizzo dei libri digitali e degli strumenti compensativi e sui trattamenti efficaci.
"Il fatto che ci sia una grande attenzione nei confronti della cura di questo grave problema e' molto importante. E lo e' ancora di piu' in virtu' del fatto che l'attenzione arrivi anche dalle fondazioni, quindi dal privato, che investe parte delle proprie risorse in attivita' come queste che sono addirittura di organizzazione della presa in carico del paziente". Ha aggiunto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. "Auspico- ha proseguito il ministro che ha preso parte all'evento insieme al sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone e al presidente del gruppo Telecom Italia, Giuseppe Recchi- che questo tipo di iniziative possano aumentare, mettersi in rete tra di loro, dialogare sempre di piu' per fare un ulteriore passo in avanti e mettere a sistema le tante realta' che ci sono nel nostro Paese".
(Wel/ Dire)
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