(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 2 feb. - Venerdi' 5 febbraio l'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma inaugura il suo nuovo 'Laboratorio sulla fiaba' strutturato in tre incontri promossi da Magda Di Renzo, direttrice della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell'Eta' Evolutiva a indirizzo Psicodinamico dell'IdO, e Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'IdO.
Si parte alle ore 21, in Via Alessandria 128/b, con 'La fanciulla senza mani'; a seguire altre due date: l'8 aprile con 'Biancaneve e Rosarossa' e il 6 maggio su 'Il Compare, Comare Morte, Ucceltrovato'.
"Soltanto avvicinandosi alle rive dell'inconscio, laddove le fiabe sono nate, e' possibile comprenderle", ha scritto Eugen Drewermann, teologo e psicoanalista tedesco. "Le fiabe sono racconti per adulti piu' che per bambini. Il loro messaggio proviene in gran parte da un mondo di immagini e di sapienza presente gia' nei miti antichi e nella tradizione orale dei popoli primitivi. Soltanto con la scomparsa della religione primitiva- continua lo psicoterapeuta tedesco- le fiabe sono decadute a storie riservate ai bambini". Anche in questa "nuova veste, tuttavia, il loro contenuto e il loro linguaggio simbolico descrivono e interpretano il destino umano sulla base dei grandi conflitti e movimenti della natura, proprio come accade nella tradizione mitologica".
Il 'Laboratorio della Fiaba' vuole quindi riportare al centro dell'attenzione il tema della narrazione e le finalita' psicoterapeutiche dell'utilizzazione di questo strumento nell'ambito del lavoro clinico con bambini e adolescenti. Ogni serata, il narratore raccontera' la fiaba in oggetto e a questo seguira' l'intervento del commentatore che riportera' una breve rassegna critica e interpretazioni relativamente alla fiaba.
L'intero gruppo di ascolto, sollecitato da questi stimoli, sara' invitato a discutere i temi trattati, con particolare riferimento alle amplificazioni cliniche che ne possono scaturire sulla base della propria esperienza, formazione e orientamento.
LA FANCIULLA SENZA MANI - Perfino nel mondo delle fiabe sono pochi i racconti che esprimono tanta sofferenza e crudelta' incomprensibile. Quello narrato ne 'La fanciulla senza mani' e' un mondo in cui nessuno dei personaggi coinvolti ha intenzione di causare dolore all'altro, eppure una tragica necessita' impone un'azione mostruosa: la mutilazione della propria figlia. In seguito, fatali falsificazioni di messaggi provocano la fuga e l'esilio.Perche' mai - sembra chiedersi la fiaba - bisogna sopportare una simile sofferenza prima che, come per miracolo, giungano salvezza e felicita'? Perche' spesso e' necessario un lungo periodo di separazione e di esilio prima di ritrovarsi insieme a casa? La partecipazione al Laboratorio e' limitata, per cui e' necessaria la prenotazione. Tutte le informazioni su www.scuolapsicoterapia@ortofonologia.it (Wel/ Dire)