(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 2 feb. - Piu' meritocrazia, piu' eguaglianza, piu' valore alla persona umana in tutti i suoi aspetti, piu' lavoro d'e'quipe e in rete, piu' riconoscimento delle professionalita' e, infine, nessuno in cattedra ma tutti in gioco. Sono i principi che hanno guidato l'impegno dell'Istituto Leonarda Vaccari di Roma, che per i suoi 80 anni promuove il 3 febbraio nell'Accademia Nazionale dei Lincei (dalle ore 17.30 alle 19) un convegno su 'Etica in riabilitazione. Tra esperienza e innovazione al servizio della persona'.
"E' il nostro modo di festeggiare l'Istituto- afferma alla DIRE il presidente Saveria Dandini- che gia' nell'atto costitutivo e nello statuto del 1936 metteva al centro la persona umana in maniera olistica e portava avanti un progetto sulla disabilita' mirato a dare risposte sia in campo sanitario che pedagogico, didattico e dell'inclusione lavorativa. All'epoca si chiamavano scuole di avviamento professionale- chiarisce Dandini- laboratori, dove i portatori di disabilita' venivano messi a lavorare. Anche se in quell'epoca si trattavano solo le disabilita' fisiche, perche' quelle mentali non erano considerate".
La cosa importante, per il presidente dell'Istituto Leonarda Vaccari, e' che "in passato si cercava di dare risposte a tutto tondo, e non spezzettate, rispetto alle disabilita' anche gravi. Promuoviamo questo convegno non solo per festeggiare i nostri 80 anni, ma soprattutto per permettere ai professionisti dei diversi campi di conoscere e capire come portare avanti questa tipologia di intervento olistico che tenga insieme la parte sanitaria, didattica e dell'inserimento lavorativo. Interverranno al convegno i massimi esperti del settore, ma non i politici dal momento che in 80 anni questa metodologia di lavoro viene trattata come una novita' o non viene considerata. Nei decreti delle regioni ci sono ancora degli orticelli metodologici, e la scuola e la sanita' non sono mai inserite in uno stesso progetto". - Cos'e' cambiato in questi 80 anni? "Forse 80 anni fa questa metodologia era considerata ed era meritoria, oggi si chiudono gli occhi davanti alle buone prassi". Il titolo dell'evento si apre con la parola 'Etica' proprio perche' "vogliamo mettere al centro la persona umana, pensare al suo benessere e a quello della famiglia. Il benessere della comunita' fa risparmiare soldi allo Stato. Quando si dice che ci sono 1.300 bambini in lista di attesa, significa dire che ci saranno 1.300 persone con una disabilita' domani. Le leggi, le linee guida, i massimi principi ci sono e parlano di tutto cio', ma al dunque, leggendo i decreti regionali, i diritti dei disabili variano in base alle regioni di residenza: in una regione hanno diritto a certi progetti riabilitativi e in altre no. In Toscana, ad esempio, le scuole in ospedale sono una cosa meritoria- afferma Dandini- che permettono ai bambini di continuare a studiare e ad essere curati. Nella Regione Lazio questa opportunita' viene bastonata, e non so a quali leggi nazionali ci si possa appellare".
- Quali sono gli ambiti in cui l'Istituto ha piu' difficolta'? "Con la Regione Lazio perche' non abbiamo ancora un accreditamento definitivo nonostante esista una legge interministeriale che sposti i termini per l'antincendio. Noi siamo additati come istituto che non ha l'antincendio pur se lo stiamo realizzando". Ogni giorno, con accreditamento provvisorio, "ci sono all'Istituto Vaccari 90 ambulatoriali, 90 semiconvitti e 25 residenziali". Il 19 e 20 febbraio Saveria Dandini tornera' sul tema dei diritti della persona disabile con un convegno nell'Istituto Leonarda Vaccari che prevede Ecm gratuiti.
(Wel/ Dire)