Esperti di calamita', il nuovo corso nasce a Modena
"Formazione unica" a cinque anni dal sisma, deadline 8 gennaio
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 20 dic. - Sfornare esperti nella previsione, nella prevenzione e nella gestione delle calamita' naturali e tecnologiche. Con questa missione l'Universita' di Modena e Reggio Emilia lancia il suo nuovo corso di perfezionamento sulle emergenze territoriali, ambientali e sanitarie, in partnership con il Comune di Modena, l'Esercito (Accademia militare di Modena) e la Regione tramite Arpae Emilia-Romagna. Il corso rappresenta di fatto un'esperienza unica tra gli Atenei italiani e pure in ambito europeo vanta una certa originalita'. È aperto sia ai laureati sia ai diplomati, che abbiano gia' esperienze analoghe o vogliano farsi avanti tramite una lettera motivazionale. Si parte con le lezioni nel weekend del 3-4-5 febbraio.
Proprio in occasione del quinto anniversario del terremoto dell'Emilia, in particolare, un intero modulo del corso sara' dedicato ad approfondimenti sul rischio sismico, anche attraverso confronti sulla gestione dell'emergenza tra la stessa bassa emiliana nel 2012 e il centro Italia quest'anno.
Il percorso formativo terminera' con un tirocinio nel quale gli studenti avranno modo di maturare esperienze pratiche presso istituzioni o enti pubblici, aziende e strutture varie come la stessa Arpae, l'agenzia ambientale della Regione, o il centro di Protezione civile di Marzaglia. Dopo la proposta del Comune di Modena un paio di anni fa, e grazie a un finanziamento ad hoc della Fondazione Cassa di risparmio di Modena di 51.000 euro, Unimore e i suoi partner hanno lavorato senza sosta al progetto, che sembrava essersi stoppato per via di alcuni problemi normativi ma che alla fine si e' sbloccato.La scadenza del bando di ammissione e' fissata per l'8 gennaio 2017, i posti disponibili sono 60. Le lezioni inizieranno a febbraio per terminare a gennaio 2018 e, soprattutto, si terranno principalmente di venerdi', sabato e domenica, in modo di consentire eventualmente anche a chi lavora gia' di partecipare. A dimostrazione della sua peculiarita' multidisciplinare, come spiega il delegato Unimore per la didattica Marco Sola, al corso per gli esperti di calamita' partecipano ben sei dipartimenti Unimore su 14: ovvero, Ingegneria "Enzo Ferrari", Economia Marco Biagi, Giurisprudenza, Scienze Chimiche e Geologiche, Scienze della Vita e Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze.
Trenta posti gratuiti sono riservati a chi appartiene, a vario titolo, a uno degli enti coinvolti (per un massimo di 10 posti a testa). Diretto dal professor Mauro Soldati, il nuovo corso universitario attribuisce ai frequentanti 45 crediti formativi ed e' articolato tra 120 ore di lezioni frontale, di cui il 30% fruibile a distanza, tre indirizzi disciplinari (90 ore di lezione frontale ciascuno) e un tirocinio finale (250 ore). Le attivita' formative della seconda parte del corso, in particolare, sono invece suddivise negli indirizzi scientifico-tecnologico (gestione dei rischi da gravi eventi naturali e da incidenti rilevanti di tipo tecnologico), medico-biologico-sanitario (approfondimenti di epidemiologia ambientale e conoscenze sui rapporti tra territorio, ambiente e salute, principi di psicologia dell'emergenza, di medicina legale, del lavoro e di bioetica), giuridico-economico (normativa per la prevenzione e risposta alle emergenze, valutazione dei costi di prevenzione e stima dei danni). E inoltre, come spiega il rettore Angelo Oreste Andrisano, al corso "interverranno in qualita' di docenti esperti della Protezione civile e della Croce rossa italiana, oltre che ricercatori di importanti istituzioni. Tra gli aspetti che rendono questa iniziativa unica nel panorama nazionale c'e' anche la collaborazione con le istituzioni straniere". In ogni caso, fa presente Soldati, "il corso mira a fornire ulteriori competenze a chi gia' opera nel campo delle emergenze, ma e' aperto a tutti coloro che sono interessati a questo tema di indubbia attualita'".
Da parte sua Salvatore Camporeale, comandante dell'Accademia militare, ricorda che "l'Esercito italiano e' costantemente impegnato nell'ambito del sistema di sicurezza e difesa del Paese, ecco la ragione della collaborazione con Unimore".
Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae, assicura che "tutte le componenti del corso rientrano tra le attivita' istituzionali di Arpae e ne costituiscono anzi importanti settori di ricerca e sviluppo avanzato", mentre Grazia Ghermandi della Fondazione Cassa spiega che il suo ente finanzia l'iniziativa perche' "rientra appieno negli obiettivi individuati nell'area Formazione e Ricerca Applicata per il quadriennio 2017-2020".
(Wel/ Dire)
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