Quaquero (presidente): Siano inseriti nel sistema sanitario i livelli essenziali dell'assistenza psicologica
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 20 dic. - "La Sardegna e' una regione medio piccola nel panorama italiano, ma ha registrato un grande incremento di psicologi: l'Ordine conta oggi 2.900 iscritti. Il nodo dolente e' sul versante occupazionale, poiche' constatiamo una reale sofferenza degli psicologi piu' giovani, in particolare delle donne che rappresentano l'85% degli iscritti". A dirlo e' Angela Quaquero, presidente dell'Ordine degli psicologi della Sardegna, che alla DIRE fa il punto sulle iniziative messe in atto dall'Ordine per tutelare, promuovere e sostenere la professione dello psicologo in Italia.
"In Sardegna abbiamo un'alta percentuale di psicologi rispetto alla popolazione- chiosa la presidente- e il livello di donne giovani disoccupate e' nettamente al di sopra della media nazionale. I colleghi e le colleghe sono in difficolta'- continua Quaquero-, molti lavorano come educatori ma una delibera regionale di alcuni anni fa sta penalizzando questa scelta, escludendo di fatto una percentuale consistente di psicologi dalle funzioni educative".
Gli iscritti meno giovani, "quelli che sono riusciti a conseguire una specializzazione quadriennale o un master universitario (ad esempio sui Disturbi specifici dell'apprendimento), riescono ad accedere alla libera professione. Ricordiamoci pero'- sottolinea la psicologa- che si tratta sempre di una libera professione innestata in un mercato del lavoro e in una situazione sociale molto critica. La capacita' di spesa delle famiglie e' bassa e la priorita' che viene data al supporto psicologico scivola infondo. Infine- ricorda Quaquero-, gli psicologi liberi professionisti in Sardegna sono pagati circa il 40% in meno rispetto ai colleghi del Centro Nord Italia".
In questo panorama l'Ordine lavora "per accrescere il piu' possibile la qualificazione dei colleghi. Siamo una Regione di sbarco per i minori stranieri non accompagnati- ricorda la presidente- e una delibera regionale dello scorso gennaio assegna alle comunita' di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati il compito di mettere a disposizione uno psicologo 20 ore settimanali ogni 15 ragazzi stranieri ospitati. Questo significa che abbiamo bisogno di colleghi e colleghe formati sul tema. Ma non solo- avvisa Quaquero- abbiamo anche individuato, grazie a un questionario online somministrato agli iscritti, la necessita' di formarci nello sport e nell'ambito dell'invecchiamento. In questo contesto la Sardegna ha un primato in Italia e abbiamo bisogno di colleghi che sappiano lavorare con le persone della terza eta'".
Passando al sistema sanitario isolano, la presidente aggiunge: "E' un settore in fase di grande ristrutturazione, dalla costruzione della Asl unica alla rete territoriale. Stiamo insistendo perche' siano inseriti i livelli essenziali dell'assistenza psicologica e sia valorizzato l'intervento psicologico con i pazienti, con il personale e nell'organizzazione perche' se oggi investiamo in psicologia e prevenzione 1 euro ne risparmiamo 3 domani".
La scuola e' un altro fronte "importante", prosegue Quaquero, "i progetti regionali, che in Sardegna si chiamano 'Iscola', prevedono la presenza dello psicologo a scuola come supporto al corpo docente, alle famiglie e come prevenzione di fenomeni quali il bullismo. È un'importante iniziativa e siamo ben contenti di sostenerla e portarla avanti". Inoltre, "riproporremo nel 2017 le settimane del benessere psicologico, che durano circa un mese: ottobre e una parte di novembre. Sono occasioni di formazione e approfondimento".
L'Ordine degli psicologi della Sardegna fa rete: "Siamo in contatto con le associazioni che si occupano dei migranti e con tutte le scuole di psicoterapia presenti sul territorio. Un Ordine che sostiene una professione di aiuto non puo' non entrare in rapporto con chi nell'aiuto lavora", commenta Quaquero.
La Sardegna ha, inoltre, festeggiato il 10 ottobre la Giornata nazionale della psicologia con un segnale diverso: "Abbiamo aperto il primo festival del teatro psicosociale, mettendo in scena in un teatro professionale alcune delle performances prodotte dai vari centri di salute mentale, di recupero e di aiuto alle persone fragili sparsi sull'isola. Il teatro in lingua sarda e' molto ricco e abbiamo vissuto una grandissima emozione- conclude la presidente dell'Ordine degli psicologi della Sardegna- quando l'Unita' Spinale dell'Ospedale Marino di Cagliari ha messo in scena in lingua sarda una pie'ce recitata da pazienti, o ex pazienti, saliti sul palco in sedia a rotelle".
(Wel/ Dire)