Promosso da Etna nella sala del Cenacolo della Camera dei deputati
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 dic. - "La violenza tra gli uomini e' un'azione compiuta mediante l'abuso della forza fisica, verbale o psicologica che danneggia l'altro fino ad annientarlo. Presente con manifestazioni variabili e diversificate in tutti i tempi e in tutte le culture, e' la piu' primitiva modalita' di risoluzione di conflitti e tensioni. Ogni individuo e ogni cultura ha una diversa 'legittimazione' dell'uso della violenza che concorre sia a sostenere e facilitare chi la perpetra, sia ad incidere sulla capacita' di attivare risposte autoprotettive da parte di chi la subisce. Il naturale bersaglio della violenza e' colui che viene percepito come piu' debole, e troppo spesso e' rappresentato da donne e bambini. Ma come si complica e si diversifica il quadro della violenza all'interno del percorso migratorio? Quando, come e dove nasce e, soprattutto, finisce la violenza nella storia di chi migra? Quali connotati specifici assume e cosa significa con i migranti 'riparare la violenza'?". Si parlera' di questo il 16 dicembre nella Sala del Cenacolo, complesso di Vicolo Valdina 3/A dalle 8.30 alle 13.30, nel corso del convegno 'Riparare la violenza', promosso dall'Associazione promozione sociale ETNA - Progetto di Etnopsicologia Analitica.
"L'obiettivo e' aprire un confronto e un dibattito su questi interrogativi, partendo da quanto emerso dal progetto 'Riparare la Violenza', realizzato da ETNA con i fondi dell'8xmille della Tavola Valdese- spiega l'associazione- che ha permesso di offrire percorsi di psicoterapia a donne migranti che hanno subito violenza, ai loro figli e alle loro famiglie".
La partecipazione al Convegno e' aperta a tutti ed e' gratuita. Per l'iscrizione: www.etnopsicologianalitica.com.
(Wel/ Dire)