(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 dic. - "No alla compartecipazione dei pazienti psichiatrici al pagamento delle rette mensili per le strutture sanitarie che li assistono". È la posizione chiara della presidente dell'Aiop Lazio (Associazione italiana Ospedalita' Privata), Jessica Veronica Faroni, che prosegue: "Il processo di riconversione che le case di cura psichiatriche del Lazio hanno attraversato in questi ultimi anni ha rappresentato un vero e proprio cambio di pelle che necessita di tempo per essere assimilato. Il Dca 188/2015 rappresenta certamente un passo importante per dare attuazione pratica all'iter post riconversione, ma c'e' un punto centrale che non bisogna perdere di vista".
Secondo Faroni le esigenze dei pazienti e di quelli psichiatrici "sono molto particolari: hanno bisogno di assistenza specifica- sottolinea- e non come l'anziano che puo' essere accudito da una badante. Per questo siamo perplessi e preoccupati per l'introduzione, prevista dal 2017, della compartecipazione alla spesa anche per i pazienti psichiatrici ricoverati nelle strutture sanitarie psichiatriche". Spiega ancora la presidente di Aiop Lazio: "Troviamo infatti pienamente condivisibili le resistenze delle associazioni di questi pazienti, essendo sotto gli occhi di tutti la specificita' di questo tipo di persone che di certo, a differenza ad esempio degli ospiti delle Rsa, non sono sufficientemente gestibili in casa neanche con il supporto di badanti".
Il meccanismo della compartecipazione, secondo Faroni, che tra l'altro "troppo spesso e' disatteso e non rispettato dai comuni della nostra Regione, mal si adatta alla psichiatria. Proprio per questo, crediamo sia indispensabile, visto l'avvicinarsi del 2017, proseguire con la Regione, sulla strada di un confronto costruttivo per rispondere in maniera giusta alle esigenze dei pazienti e delle loro famiglie", conclude.
(Wel/ Dire)