Siria, Emergenza Sorrisi ha salvato 40 giovani e visitato 100 civili
Abenavoli (presidente): Concludere l'embargo, i bambini non dormono piu'
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 dic. - "Questo assurdo embargo in Siria, che dura da circa 6-7 anni, deve finire. Non e' un embargo contro Assad o contro la politica, ma contro tutta la popolazione". A lanciare questo messaggio e Fabio Massimo Abenavoli, medico chirurgo plastico volontario e presidente di Emergenza Sorrisi Onlus, tornato recentemente dalla Siria, dove con la sua equipe di medici ha operato gratuitamente 40 giovani tra i 18 e i 35 anni e visitato piu' di 100 civili presso l'ospedale civile di Damasco: "Ragazzi giovanissimi devastati dai proiettili e dalle bombe".
Tanti i danni psicologici riscontrati, soprattutto nei bambini: "Due medici ci hanno raccontato che i bambini non dormono la notte- continua Abenavoli-, si svegliano gridando continuamente e si tappano sempre le orecchie per paura delle bombe. È una popolazione scioccata ed e' incredibile immaginare che nel 2016 possano esistere realta' come questa".
Dall'inizio della guerra in Siria "ci sono stati piu' di 200 mila morti, oltre 5 milioni di persone che hanno lasciato il Paese, e macerie al posto di infrastrutture, scuole ed ospedali. La Siria e' devastata e la situazione sanitaria e' drammatica. I medici locali- spiega il presidente alla DIRE- sono molto preparati ma non hanno avuto modo di aggiornarsi nel corso di questi ultimi 10 anni. Sono privi di apparecchiature, perche' essendo considerate 'apparecchi elettronici' vengono bloccate al confine. La tecnologia e' materiale da embargo e non esportabile".
Il presidente della Onlus ripete: "I medici sono molto volenterosi ma i casi sono disperati. Abbiamo operato ragazzi che erano al trentesimo intervento chirurgico, e lo abbiamo fatto senza materiali e senza risorse. Mancano i fili di sutura, manca tutto. Noi avevamo i nostri ferri chirurgici ma quando dovevamo sterilizzarli e utilizzare i loro, era un disastro- chiosa- non hanno nemmeno i ferri chirurgici adatti per alcun intervento e mancano i farmaci essenziali (anestetici, antibiotici, ecc.). È veramente un disastro". La contraddizione e' "che a un'ora di distanza da Damasco c'e' il Libano e chi ha risorse economiche per transitare la frontiera puo' andare a prendere cio' di cui ha bisogno, ma la maggior parte della popolazione non ha questa possibilita'".
L'attuale ministro siriano degli interni e il direttore generale della sanita' siriana "hanno ringraziato ampiamente e formalmente Emergenza Sorrisi al termine della missione chirurgica, e chiesto espressamente all'organizzazione non governativa - che ad oggi ha operato piu' di 3.900 bambini affetti da ustioni, malformazioni al volto e traumi da guerra nei paesi piu' poveri al mondo - di pianificare nel breve periodo una nuova missione chirurgica nel paese. Noi siamo interessati a farlo, la nostra missione e' tornare nei posti dove operiamo almeno due volte l'anno".
Il primo dicembre un team di 5 medici di Emergenza Sorrisi e' partito per raggiungere l'Ospedale 'Hopital General de Grand Yoff' di Dakar, dove decine di bambini affetti da labio-palatoschisi e malformazioni del volto sono gia' in lista d'attesa per poter essere visitati e operati. "È la prima missione che organizziamo in Senegal, in accordo con il ministero della Sanita' per sviluppare le loro attivita' a favore di bambini e giovani affetti da deformita' del volto ed ustioni.
Abbiamo condiviso il progetto con le autorita' e i medici locali- conclude- e gia' abbiamo le cartelle cliniche di circa 50 bambini".
(Wel/ Dire)
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