Migranti, in Lombardia le associazioni parlano al femminile
Osservatorio per l'integrazione: 51,6% sono donne. Senegalesi, peruviane e marocchine le piu' attive
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 19 apr. - In Lombardia ci sono 480 associazioni fondate da immigrati. Oltre la meta' sono nate piu' di dieci anni fa. La maggioranza sono guidate o costituite da donne. E' quanto emerge da uno degli approfondimenti del XV Rapporto Orim, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli, a MIlano. Dal 2008 l'Orim ha monitorato costantemente le associazioni e il database e' consultabile sul sito dell'Osservatorio, con una scheda per ogni realta'. Il 52% delle associazioni e' formato da soci della stessa nazionalita', il 28,4% da una nazionalita' prevalente e 19,4% sono miste. Sono in particolare i senegalesi i piu' attivi, con 49 associazioni, seguiti da peruviani (46), marocchini (41), ivoriani (15), ghanesi (13), albanesi ed ecuadoriani (12 ciascuno). "E' interessante notare come le nazionalita' che esprimono il maggior numero di associazioni non siano necessariamente quelle piu' presenti sul territorio regionale -sottolineano i ricercatori dell'Orim- Per esempio, i cittadini senegalesi sono il dodicesimo gruppo nazionale in Lombardia per numero di presenze; allo stesso modo i peruviani, che si collocano al secondo posto per numero di associazioni, sono soltanto il nono gruppo".
Gli scopi per cui queste associazioni nascono sono molteplici e coesistono: favorire l'integrazione nella societa' italiana (42,9%), promuovere l'identita' e la cultura del Paese d'origine (37,6%), fornire servizi o aiuti ai migranti (35,3%), scambio e mediazione tra culture (32,4%). Per quanto riguarda il ruolo delle donne, sono la maggioranza dei soci nel 51,6% delle realta' censite e sono "meno della meta' ma in numero significativo" nel 21,5% delle associazioni. Viceversa, le associazioni nelle quali le donne sono del tutto assenti risultano un numero pressoche' trascurabile: appena 9, pari al 2,3% del totale. Le donne sono protagoniste soprattutto nell'associazionismo latinoamericano. Le associazioni di immigrati usano poco il web. Il 72,4% non ha un sito ne' una pagina sui social network. L'8,2% l'aveva ma ora non piu'. Solo il 18,3% punta a internet per promuovere le proprie attivita'.
(Wel/ Dire)
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