Articolo del Ccdu su l'epidemia di psicofarmaci in America
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 apr. - "Di tanto in tanto qualcuno fa dei confronti tra il romanzo di Aldous Huxley del 1932 'Il mondo nuovo' e l'epidemia di psicofarmaci in America. Ma quando una rivista ufficiale di Medicina e Chirurgia pubblica un articolo, avvertendo in modo allarmistico che la somministrazione di psicofarmaci ha colpito livelli scandalosi, al punto che le linee di demarcazione tra realta' e finzione non esistono piu', la cosa assume un carattere di ufficialita'", scrive il Comitato dei Cittadini per i diritti umani onlus (Ccdu).
"Marilyn Singleton, autore dell'articolo 'Soma-tizing America', spiega come l'uso di psicofarmaci sia diventata la nuova normalita': 'Decine di fatti innegabili confermano che i prodotti farmaceutici sono diventati parte del tessuto della nostra vitaà e che i fornitori di prodotti farmaceutici hanno convinto molte persone, fondamentalmente sane, a preferire la stabilita' emotiva ai naturali alti e bassi della vita'. Nel libro di Huxley, la popolazione e' controllata, e la liberta' di parola e di pensiero sono impedite fin dalla giovane eta', tramite la somministrazione dello psicofarmaco 'soma' - una sorta di pillola della felicita' che assicura passivita' e un umore stabile. Non e' molto diverso da cio' a cui assistiamo oggigiorno, a causa della mancanza di una scienza alternativa per la cura dei cosiddetti disturbi mentali, e il conseguente aumento della dipendenza da psicofarmaci".
L'articolo di Singleton "descrive una nazione sempre piu' simile al mondo utopico e psico-drogato immaginato da Huxley. 'I farmaci psicotropi- scrive Singleton- influenzano l'attivita' del cervello associata ai processi mentali e al comportamento. Questo puo' portare a indifferenza e apatia, rendendo piu' facile la gestione dei bambini problematici'".
Le cifre americane, riferite dal CDC (Centri di Prevenzione e Controllo delle Malattie): "Nel 2014 oltre 10.000 bambini avrebbero assunto farmaci psicostimolanti anfetaminici, come il metilfenidato (Ritalin). L'11% dei bambini americani di eta' compresa tra 4-17 anni ha una diagnosi di ADHD; alla meta' di questi la diagnosi risale all'eta' di 6 anni. Tra questi, il 69% e' in cura con psicofarmaci anfetaminici, tra cui anfetamine e destroanfetamine (Adderall), metilfenidato (Ritalin, Concerta) ecc. Circa un americano su dieci di eta' superiore ai 12 anni, e quasi un quarto delle donne di eta' compresa tra 50 e 64 anni, assumono antidepressivi. L'85% di metilfenidato del mondo (Ritalin) e' consumato negli Stati Uniti".
Il ccdu continua: "I dati sono ancora piu' preoccupanti nel caso dei bambini adottivi: il 39% di questi assume psicofarmaci (contro il 10% dei bambini non adottivi) e, incredibilmente, questo numero comprende i bambini sotto i cinque anni e neonati. L'incidenza di bambini in cura con cocktail di oltre cinque psicofarmaci e' maggiore del 25% tra i bambini adottivi rispetto agli altri, e l'incidenza di prescrizioni con dosi superiori ai livelli massimi raccomandati dalla FDA (Agenzia del Farmaco USA) e' addirittura 9 volte superiore. Incredibili le somiglianze tra i meno fortunati di oggi e i ceti poveri descritti nel 'Nuovo Mondo' di Huxley, in cui gli Epsilon, Delta e Gamma sono costretti ad assumere dosi di soma ogni giorno, mentre le classi superiori possono scegliere se prenderne o meno".
La preoccupazione di Singleton "per il futuro della nazione, a causa della dipendenza da sostanze psicoattive, e' cosi' forte che aggiunge una 'nota per i medici'. 'Ci sara', nella prossima generazione o quasi, un metodo farmacologico per fare amare agli uomini la loro servitu': produrra' una dittatura senza lacrime, e la gente si vedra', di fatto, portar via le proprie liberta', ma ne sara' felice, perche' sara' allontanata da ogni desiderio di ribellarsi dalla propaganda o dal lavaggio del cervello, o da un lavaggio del cervello attuato per mezzo di metodi farmacologici' (Aldous Huxley, 1961, discorso alla Facolta' di Medicina dell'Universita' di San Francisco)".
Secondo il comitato "e' difficile negare l'evidenza quando il CDC riferisce che, solo nel 2010, i medici hanno rilasciato piu' di 250 milioni di prescrizioni per antidepressivi, mentre negli Stati Uniti, tra le sostanze soggette ad abuso, gli psicofarmaci rappresentano la categoria in piu' forte crescita. Anche in questo caso, pero', la realta' supera la fantasia: gli psicofarmaci piu' comunemente prescritti, a differenza del 'soma', non si limitano a causare appiattimento del comportamento e apatia, ma producono un'impressionante serie di effetti collaterali, anche mortali, causando manie, psicosi, allucinazioni, comportamenti anomali e violenti, tendenze suicide e omicide, solo per citarne alcuni".
In Italia i dati sul consumo di psicofarmaci sono "su livelli nettamente inferiori, ma la tendenza e' verso un forte aumento, e - l'esperienza insegna - e' solo questione di tempo: alla fine le mode d'oltreoceano prendono piede anche nel Bel Paese. Il mondo immaginato da Huxley- conclude- sara' creato attraverso la medicalizzazione del comportamento umano, proposto e attuato da una psichiatria sempre piu' appiattita sul DSM - il vademecum degli strizzacervelli, contenente l'elenco di oltre 360 cosiddetti disturbi mentali".
(Wel/ Dire)