(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 apr. - "Nell'ambito del sistema sanitario regionale e del sistema integrato degli interventi e servizi sociali della Regione Lazio assistiamo a una progressiva riduzione del ricorso alla professionalita' psicologica a fronte di una domanda di psicologia e psicoterapia in continuo aumento. Troppo spesso la dimensione psicologica della salute dei cittadini e' sottovalutata e a tutt'oggi la professionalita' psicologica rischia di diventare sempre piu' residuale nei servizi sociali e sanitari, poiche' l'ottica di intervento in tali servizi e' ancora fortemente di tipo 'assistenziale' e/o riparativa, e non consente la realizzazione di tutte quelle attivita' di promozione, di prevenzione e d'intervento psicologico necessarie prima che i sistemi (individui, famiglie, gruppi) si disequilibrino in senso fortemente disfunzionale e necessitino poi di interventi specialistici complessi e molto piu' costosi". È questa la premessa che ha spinto l'Ordine degli psicologi del lazio (Opla) ad avviare un'indagine per capire come sta cambiando la domanda di psicologia nel welfare laziale, com'e' possibile migliorarne la risposta e quale possa essere il contributo delle Istituzioni. La raccolta dei dati si e' chiusa il 10 aprile e il prossimo giugno saranno presentati i risultati nell'ambito di una giornata dedicata al tema.
Per arrivare a "una mappatura degli psicologi del Sistema Sanitario Regionale e del Sistema degli Interventi e dei Servizi Sociali - al fine di valorizzare la figura dello psicologo nei contesti sociali e sanitari, contesti di lunga tradizione professionale ma nei quali si sta perdendo terreno a discapito della qualita' della risposta alla domanda di salute dei cittadini - e' dunque necessario partire da una puntuale mappatura degli psicologi che operano in tali ambiti.
Raccogliere dei dati puntuali circa il numero, l'inquadramento, la tipologia di servizio in cui gli psicologi sono inseriti consente di: avere un quadro chiaro della situazione attuale degli psicologi dei servizi sanitari, pubblici e convenzionali, e di quelli sociali- precisa l'Opla-; evidenziarne punti di forza e punti di debolezza; sostanziare di dati obiettivi eventuali proposte migliorative; rappresentare le problematicita' ai decisori regionali e locali; collaborare a livello di pianificazione sociale e sanitaria a livello regionale e/o locale; collaborare con l'Area Formazione della Direzione Regionale Salute e Integrazione sociosanitaria".
BENEFICI ATTESI - La descrizione puntuale della situazione degli psicologi operanti nei contesti sanitari e sociali ha come "vantaggio primario per l'Ordine quello di poter rappresentare ai decisori politici le criticita' di un sistema che e' in forte crisi, ma di cui poco si percepisce la gravita', con maggiore forza e obiettivita', evidenziando le forti contraddizioni e le pesanti ricadute sociali ed economiche che potrebbero essere evitate a fronte di investimenti che si 'ripagherebbero' da soli in pochi anni. Migliorare l'azione di lobbying dell'Ordine nei confronti della Regione e delle amministrazioni locali- chiarisce l'Opla- rappresenta un'azione a favore della salute dei cittadini e degli psicologi che potrebbero essere utilmente impegnati in Servizi strategici per la comunita'. Forse non si produrra' un aumento dell'occupabilita' degli psicologi in poco tempo, ma si avviera' un dialogo critico con i decisori politici, si porra' il problema in maniera puntuale e sostanziata da dati obiettivi a cui si cerchera' di dare risposta nell'ambito dei tavoli di concertazione regionali e locali".
(Wel/ Dire)