Dsa, Bes, Ap: con IdO gli insegnanti hanno piu' informazione
Attraverso tre differenti percorsi formativi
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 5 apr. - Piu' formazione e consulenza per affrontare le difficolta' e i disagi che emergono a scuola. La richiesta viene dai professori, la risposta dall'e'quipe di esperti dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) con una tripla offerta formativa sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (Dsa), sui Bisogni educativi epeciali (Bes) e sull'Alto potenziale (Ap) nell'ottica delle linee di intervento previste dalla Legge 170 e dalla normativa Bes. Un percorso durato un intero inverno, che ha visto l'IdO formare e supportare circa 160 docenti dell'Istituto comprensivo Garibaldi - Giovanni Paolo II a Salemi (Trapani), sull'individuazione dei soggetti con Dsa, Bes e Ap.
L'intervento ha coinvolto il corpo docente di vari ordini di scuola: materna, primaria e secondaria di primo grado. "La risposta e' stata ottima- rivela Francesca Sgueglia della Marra, logopedista del servizio di Valutazione e Diagnosi dell'Ido- gli insegnanti sono stati motivati e attenti. Ho svolto con loro un lavoro di consulenza ad personam- spiega la specialista- in base alle segnalazioni dei casi problematici. Ho attivato un'osservazione informale all'interno del gruppo classe, previo colloquio con ogni docente che ne aveva fatto richiesta. Anche il coinvolgimento dei ragazzi all'interno delle classi e' stato molto positivo".
Disturbi del linguaggio e dell'apprendimento, "a seconda delle fasce di eta' sono state le principali problematiche emerse", rivela Sgueglia della Marra. Il percorso ha permesso di "individuare e/o confermare i casi segnalati dalle insegnanti con l'attivazione delle procedure previste dalla normativa Bes e della Legge 170 sull'invio ai servizi territoriali sanitari per la diagnosi, la certificazione di Dsa o altri Disturbi funzionali e l'attivazione dei Bes, senza una certificazione, per tutti i casi di disagio e svantaggio socioculturale".
C'e' ancora molto da fare. "Gli insegnanti non sempre riescono ad individuare tutti gli alunni con difficolta'. Da 8 casi certificati e con attivazione di un Piano didattico personalizzato (PDP)- fa sapere Sgueglia della Marra- siamo arrivati a circa 70 soggetti per i quali abbiamo attivato i Bes o fatto richiesta di certificazione per Dsa, su una platea totale di 1.300 studenti. Quanto segnalato dalle insegnanti e' comunque risultato rispondente. Purtroppo la causa principale delle molte difficolta' patite dai bambini ha come comun denominatore lo svantaggio socioculturale- rivela la logopedista- causato da un degrado sociale, culturale ed economico grave. In ogni caso, l'incidenza di Dsa all'interno di questi plessi e' in linea con le statistiche del Miur: 2,4% per i Dsa e il 5% per la Plusdotazione".
La scuola si e' mobilitata in tempo, "attivando per un alto tasso di soggetti in svantaggio socioculturale i Bes appropriati ai singoli casi- rassicura l'esponente dell'IdO- che consistono nel perseguire obiettivi minimi in funzione del grado di recettivita' dei singoli soggetti, attraverso un supporto psicopedagogico e la personalizzazione della didattica".
Sul versante dell'Alto potenziale, Karen Cicolini, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva dell'IdO, e' arrivata a una prima individuazione dei soggetti con Ap grazie alla somministrazione del test cognitivo verbale e di performance Wish IV (dopo aver ricevuto le autorizzazioni delle famiglie). "Il lavoro nelle classi si e' strutturato in colloqui individuali con i docenti, in base alle loro esigenze di osservazione e chiarimento sull'Ap. L'intervento in classe e' stato quindi specifico e differenziato in base alle singole richieste. In alcune classi, abbiamo promosso laboratori ed effettuato colloqui con tutti gli studenti".
Dopo le segnalazioni di aiuto e la consulenza degli esperti dell'e'quipe dell'IdO, "i docenti erano invitati a ri-osservare i ragazzi secondo indicazioni specifiche, per poi riempire le schede Grs (Gifted rating scale) dei ragazzi, che secondo loro potevano rientrare nel quadro Ap". Alcuni insegnanti "sono veramente ben disposti e hanno metodologie di lavoro appropriate ai singoli ragazzi e alle loro specifiche esigenze e attitudini. In alcune classi ho potuto osservare ragazzi effettivamente molto capaci- sottolinea Cicolini- sia da un punto di vista didattico che relazionale". Il corso Ap ha avuto "grande successo poiche' i professori hanno ammesso che e' un argomento poco trattato. Da qui la richiesta- conclude- di avere indicazioni specifiche rispetto alle metodologie da utilizzare in classe con gli alunni Ap".
(Wel/ Dire)
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