(DIRE-Notiziario Psicologia) Roma, 29 set. - 'La scuola che cambia. Nuovi modelli organizzativi, digitalizzazione, inclusione' è il titolo del convegno organizzato dal Consorzio Universitario Humanitas a Roma il 2 e 3 ottobre nell'aula magna della Lumsa a Borgo S. Angelo, 13.
L'evento è stato promosso in collaborazione scientifica con il dipartimento di Scienze umane della LUMSA, l'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il dipartimento di Neuroscienze e l'UOS di Psicologia Clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e con la collaborazione del Consorzio Fortune e DirScuola.
Lo Scopo del convegno è approfondire i cambiamenti (normativi, metodologici, tecnologici e culturali) in atto nella scuola italiana attraverso il contributo di politici, sindacalisti, dirigenti, docenti ed esperti, per aprire un confronto anche sui modelli educativi di altri Paesi europei. E' previsto l'approfondimento dei paradigmi educativi emergenti connessi alla digitalizzazione diffusa e all'innovazione tecnologica, all'apprendimento nell'universo multimediale (apprendimento blended, formazione a distanza, tecnologie didattiche, etc.), allo sviluppo delle life skills e delle potenzialità individuali (sviluppo del pensiero creativo, gestione dei bambini ad alto potenziale, etc.).
Ampio spazio sarà dedicato alle competenze dei docenti in rapporto alle innovazioni tecnologiche, alla co-costruzione della conoscenza e allo sviluppo di ambienti di apprendimento interattivi.
È previsto anche il contributo di esperti italiani e internazionali per la presentazione di ricerche e indicazioni metodologiche sul benessere degli insegnanti e sullo sviluppo del loro potenziale.
Infine, una sessione specifica sarà dedicata ai modelli organizzativi e ai nuovi orientamenti per una scuola inclusiva (ruolo e compiti dell'insegnante di sostegno, i referenti per i BES, i DSA, l'ADHD, etc.), lo job enlargement e new skills richieste al personale educativo per il fronteggiamento e la gestione dei comportamenti devianti e delle psicopatologie emergenti nella scuola digitalizzata (cyberbullismo, internet addiction, etc.).
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