Più alte in alunni 10-12 anni. Indagine IdO su 2.690 studenti
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 22 set. - Le competenze emotive diminuiscono con l'età e parallelamente cala anche la capacità di gestire lo stress. È quanto risulta da un'indagine sul Quoziente Emotivo (QE) condotta dall'Istituto di Ortofonologia (IdO) nelle scuole del Lazio. L'IdO ha somministrato il questionario sul QE (EQ-i: YV di Sannio Fancello e Cianchetti, 2012) a 2.690 ragazzi e ragazze tra i 10 e i 18 anni delle secondarie di primo e secondo grado di Roma e Provincia, ed è emerso che le competenze emotive sono statisticamente più alte negli alunni di 10-12 anni (66%) rispetto agli studenti dai 13 ai 15 anni (46%) e dai 16 ai 18 anni (52%).
Da tempo 'American Psychologist' (ente di ricerca psicologica) ha rivelato che l'intelligenza emotiva è un buon predittore del benessere della persona perché è correlata alla capacità di adattamento, alla tendenza ad essere positivi (umore generale) e alla presenza di un buon senso di autoefficacia. Inoltre, le attuali ricerche in campo educativo dimostrano che una buona intelligenza emotiva migliora significativamente la performance scolastica degli studenti, favorisce il completamento degli studi, previene i comportamenti a rischio e migliora la salute generale dei giovani.
COS'È IL QUOZIENTE EMOTIVO E L'INTELLIGENZA EMOTIVA? - "Il QE fornisce una stima dell'intelligenza emotiva e sociale di una persona, indicando il rapporto tra lo sviluppo della sfera emotiva dell'individuo e il suo funzionamento sociale nell'ambiente circostante. L'intelligenza emotiva- spiega l'équipe di psicoterapeuti IdO che opera nelle scuole all'interno degli sportelli di ascolto- indica, infatti, un insieme di abilità emotive, personali e sociali che influenzano la capacità di rispondere efficacemente alle richieste e alle pressioni ambientali. Comprende cinque abilità riguardanti la comprensione di se stessi e degli altri (capacità intrapersonali e interpersonali), l'adattamento ai cambiamenti richiesti dall'ambiente, la gestione delle emozioni e dello stress, nonché l'umore generale (capacità di vedere il lato positivo delle cose)".
Dalle analisi dei dati sui questionari è emerso, "prima di tutto, che le medie dei 2.690 allievi delle scuole romane sono tendenzialmente basse. Il questionario sul QE considera medi i punteggi intorno al 100, e i punteggi medi dei ragazzi romani- fanno sapere gli psicoterapeuti- si collocano invece intorno al 90".
ARIA PIU' COMPROMESSA? LA GESTIONE DELLO STRESS - La gestione dello stress risulta l'area più compromessa per tutti. "Lo stress è la risposta alla frustrazione. Una buona gestione dello stress implica una buona capacità di tollerare le frustrazioni. Nella maggior parte dei casi questi ragazzi sono molto seguiti dalle loro famiglie ma spesso è debole il contenimento emotivo e, soprattutto nei casi di separazioni conflittuali, i ragazzi si sentono soli nell'affrontare tutto ciò non potendolo condividere con la famiglia. Questa solitudine emotiva- spiegano i terapeuti- può contribuire a sviluppare vissuti emotivi negati e una scarsa gestione dello stress. Inoltre una bassa gestione dello stress è in linea anche con quei casi di abbandono degli studi e di comportamenti a rischio".
DIFFERENZE DI COMPETENZE QE PER ETA' - Andando nel dettaglio, è possibile notare che le competenze intrapersonali e interpersonali sono leggermente più alte negli alunni di 10-12 anni; la gestione dello stress peggiora tra i 13 e i 15 anni, mentre l'adattabilità è più bassa negli alunni di 10-12 anni e l'umore generale peggiora tra i 13 e i 15 anni. "Colpisce che il dato QE sia migliore fra i 10 e 12 anni e cali poi progressivamente- sottolineano gli psicoterapeuti- in effetti il QE si abbassa nei momenti di forte cambiamento sul piano fisico ed emotivo. I passaggi di ciclo, il disorientamento, la maggiore preoccupazione dei voti più che degli stati d'animo incide molto sulla prestazione. Per questo si ritiene molto importante lo spazio di ascolto in cui questi giovani possano riconoscere le emozioni negative senza averne paura e, allo stesso tempo, trovare gli strumenti per affrontare le difficoltà; inoltre, si ritiene molto importante il costante lavoro di condivisione tra lo sportello ragazzi e quello genitori".
DIFFERENZE DI GENERE. LE DONNE HANNO PRESTAZIONI MIGLIORI - Per quanto riguarda le differenza di genere, la ricerca dell'IdO dimostra che i punteggi di QE in totale e, in particolare, nella gestione dello stress, sono più alti nelle femmine dai 13 ai 18 anni. L'adattabilità è più alta nelle femmine dai 13 ai 15 anni. L'umore generale registra invece punteggi migliori per i maschi dai 10 ai 12 anni.
"Le femmine risultano maggiormente adeguate in quasi tutte le aree per una maggiore capacità delle ragazze di capire, esprimere le proprie emozioni e adattarle alle circostanze. Possiamo dire che quanto emerso dai dati è in linea con l'esperienza avuta allo sportello d'ascolto- aggiunge l'équipe dell'IdO- i ragazzi, soprattutto le femmine, spesso sono in grado di capire ed esprimere il focus dei loro problemi, di riconoscerne l'emozioni collegate ma poi non riescono da soli a gestire la situazione, sono confusi e intimoriti".
DIFFERENZE PER AREA GEOGRAFICA - I ragazzi dei contesti residenziali mostrano maggiori competenze di tutti gli altri nell'area interpersonale, dell'adattabilità e del QE generale. I ragazzi delle aree popolari mostrano maggiori competenze di tutti gli altri nella gestione dello stress; i giovani dei contesti medi mostrano, infine, minori competenze di tutti gli altri nell'area dell'umore generale.
(Wel/ Dire)