(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 24 nov. - Una nuova branca della scienza sta cercando di portare nella psicologia i principi chiave della meccanica quantistica che teorizzano le dinamiche di atomi e particelle subatomiche. C'è una nuova, potentissima giustificazione da accampare a chi vi accusa di essere una persona illogica, irrazionale e portata a prendere sempre la decisione sbagliata. La prossima volta, fate spallucce e sbandierate i due studi (questo e questo) appena pubblicati da un'équipe di ricercatori della Ohio State University, Indiana University e Queensland University of Technology. Gli scienziati, con un ardito volo pindarico interdisciplinare, hanno cercato infatti di tracciare una correlazione tra le stranezze del comportamento umano, in particolare quelle relative ai processi decisionali, e le bizzarrie della meccanica quantistica, la teoria della fisica che spiega le dinamiche seguite da atomi e particelle subatomiche.
Si tratta di un lavoro di metodo, più che concettuale, che getta le basi di una nuova branca della psicologia cognitiva, la cosiddetta cognizione quantistica: "Un programma di ricerca", spiegano gli autori nell'abstract, "che usa i principi matematici della teoria quantistica per costruire un modello che spieghi i processi cognitivi umani, tra cui il giudizio, le decisioni, i concetti, il ragionamento, la logica e la percezione". L'idea potrebbe sembrare piuttosto fumosa, ma non lo è poi tanto. A guardar bene, in effetti, si potrebbe ravvisare una certa somiglianza tra il comportamento di un essere umano e quello di un elettrone: "Quando diciamo che qualcuno prende una decisione irrazionale", spiega all'Atlantic Zheng Joyce Wang, professore di comunicazione alla Ohio State University e coautore di entrambi i lavori, "intendiamo che quella decisione va contro delle previsioni di un modello teorico costruito su base probabilistica. La verità, però, è che gli esseri umani non si comportano così".
L'idea degli scienziati è che la teoria "classica" della probabilità spesso fallisce nel prevedere il comportamento umano, che si potrebbe invece descrivere in modo più appropriato usando la dotazione matematica della meccanica quantistica. Per quanto bizzarra possa sembrare, l'intuizione in qualche caso si è rivelata quantitativamente corretta. Per fare un esempio: i ricercatori, applicando i principi matematici della meccanica quantistica, sono riusciti a prevedere precisamente il cosiddetto "carry-over effect", un meccanismo già noto in psicologia, secondo il quale cambiare l'ordine delle domande di un questionario ne influenza le risposte. "Non stiamo dicendo che il cervello umano si comporti allo stesso modo di una particella quantistica", ammonisce ancora Wang. "La nostra idea prevede che principi matematici astratti della teoria quantistica possano fare luce su aspetti ancora oscuri dei processi cognitivi e del comportamento umano".
(Wel/ Dire)