(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 24 nov. - "Siamo felici di annunciare che Il Porto Onlus in collaborazione con la Casa Editrice Ananke ha inaugurato a settembre una nuova collana di pubblicazioni riguardanti la Comunità Terapeutica. I volumi pubblicati saranno edizioni italiane di testi stranieri e nuovi volumi di autori italiani o esteri, che tratteranno temi cruciali per la clinica e l'organizzazione delle Comunità Terapeutiche. Il primo volume pubblicato è un'importante raccolta di scritti di diverse figure cliniche che lavorano in un'importantissima istituzione americana, l'Austen Riggs Center. Ci sembra che possa essere utile presentare quest'opera incontrando chi di voi fosse interessato ad approfondirne i contenuti con una presentazione che si terrà a al Circolo dei Lettori, in via Bogino 9 a Torino, mercoledì 25 novembre alle 21". Lo fa sapere in un comunicato Il Porto Onlus.
Interverranno Matteo Biaggini, Filippo Bogetto, Carlo Brosio, Metello Corulli.
"Negli ultimi vent'anni il fenomeno della 'resistenza al trattamento' ha avuto una diffusione crescente, costringendo i clinici a riconsiderare la validità degli approcci terapeutici comunemente adottati, per mettere a punto strategie di trattamento più efficaci. In Italia questo fenomeno, così come la funzione dell'autorità del paziente, ha acquisito nel tempo particolare rilevanza per i clinici che si trovano a lavorare con pazienti che hanno scarsa consapevolezza del bisogno di cura e dei modi in cui contribuiscono a far fallire i propri percorsi terapeutici. L'Austen Riggs Center è un'istituzione terapeutica fondata nel 1913 a Stockbridge, nel Massachusetts- continua la Onlus- nota negli Stati Uniti per essere il più importante centro terapeutico residenziale per la cura dei pazienti che, nonostante ricerchino volontariamente aiuto, hanno alle spalle numerosi fallimenti terapeutici".
Scrive Otto Kernberg, nella sua prefazione: "Il libro descrive l'esperienza dell'Austen Riggs Center, un'istituzione che offre un continuum di cure in un contesto aperto e non coercitivo, con programmi terapeutici differenziati: il regime di ricovero ad alta protezione, i programmi residenziali, il trattamento diurno e quello in regime ambulatoriale. Il Riggs tratta pazienti precedentemente resistenti al trattamento all'interno di un setting di comunità terapeutica specificamente sviluppato, offrendo la psicoterapia psicodinamica individuale intensiva, il trattamento farmacologico, l'utilizzo e l'analisi psicodinamica dell'ambiente terapeutico, l'esplorazione e l'utilizzo delle dinamiche che governano le famiglie dei pazienti, e uno studio attento dell'interazione che si crea tra il paziente e le dinamiche istituzionali. Tutto questo è integrato in un approccio di trattamento specifico che si è dimostrato altamente efficace, in molti casi precedentemente considerati resistenti alla terapia o impossibili da trattare".
Il richiamo all'autorità e alla responsabilità dei pazienti, nell'arco di tutto lo svolgimento del processo terapeutico, "è senza dubbio un tema che attraversa tutto il libro, come sottolinea Antonello Correale (primario di Psichiatra e membro della Società psicoanalitica italiana) nella sua presentazione all'edizione italiana: 'Responsabilizzazione significa non fermarsi alla superficie, non limitarsi alla sanzione o all'elogio, ma determinare nel paziente la curiosità su se stesso, la domanda su che cosa sia il soggetto che è dentro di lui o di lei. Credo che uno dei meriti più importanti del libro sia proprio il ristabilire un collegamento tra responsabilizzazione e curiosità'. Nel volume- conclude Il Porto Onlus- è presente un'appendice a cura di Matteo Biaggini, che descrive nascita, evoluzione e affermazione dell'Austen Riggs Center, valori e principi terapeutici'".
(Wel/ Dire)