(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 10 nov. - Non ridurre il personale medico, infermieristico e socio sanitario, che si occupa dell'assistenza dei pazienti ancora presenti nella sezione dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. E' l'appello che 33 reclusi nella struttura, per tramite del sacerdote reggiano Daniele Simonazzi, rivolgono oggi in una lettera aperta ai parlamentari locali di tutti gli schieramenti, al ministro Graziano Delrio e al sindaco Luca Vecchi. Nella missiva i pazienti chiedono "aiuto" perché, "a causa del superamento e della chiusura dell'Opg con il trasferimento dei pazienti internati prosciolti presso le Rems", si stanno dimenticando "i pazienti ancora reclusi minorati e con malattia psichiatrica sopravvenuta in carcere, che continuano ad avere bisogno di cure e assistenza". E ancora: "Grazie a chi ci ha aiutato con cuore e professionalita', piano piano siamo riusciti a stabilizzare la mente e i pensieri", scrivono i pazienti, ma "il pensiero che tutto possa cambiare (in peggio) a dicembre, ci angoscia". Gli internati concludono sottolineando che "essere privati di questa assistenza e' come privare improvvisamente un bambino di cio' di cui ha bisogno per crescere sano" e chiedono pertanto, "di non perdere quello che abbiamo costruito, con fatica, a causa della riduzione del personale medico".
(Wel/ Dire)