Frittelli: Sono 5.000 gli accessi. Presto apriremo anche un Spdc
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 10 nov. - "Dal primo gennaio 2016 riporteremo dentro Tor Vergata la Neuropsichiatra infantile (Npi) insieme a tutta la cura della Psichiatria degli adulti, attività svolte ora all'esterno. Sono 5.000 gli accessi nell'area della Npi: 1.000 ne facciamo qui e 4.000 all'esterno". Lo dice Tiziana Frittelli, direttore generale del Policlinico Tor Vergata, al convegno su 'Il valore del clownterapeuta in ospedale'.
"Siamo in un territorio molto povero- continua la direttrice- dove è fondamentale trattare i piccoli pazienti con la più alta professionalità. Abbiamo un centro di eccellenza di Npi, così come per la Psichiatria per gli adulti. Speriamo prestissimo di aprire un pronto soccorso psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) in un territorio dove c'è davvero tanto bisogno e quindi di avere a Tor Vergata l'integrità delle cure psichiatriche sia per gli adulti che per i bambini, unitamente al trattamento in emergenza per la psichiatria".
Si tratta di un progetto al quale "teniamo molto proprio per l'area nella quale siamo dislocati. Con moltissima fatica stiamo cercando di reperire locali all'interno- spiega Frittelli- l'ospedale deve essere ancora ultimato ma possiamo contare sull'appoggio totale della Regione, che anche in occasione del Giubileo ci ha concesso di assumere unità di personale per ultimare alcuni percorsi legati all'emergenza. Non ci sentiamo soli in prima linea- aggiunge- siamo appoggiati anche dall'Università, con il Magnifico rettore che sta prestando tutte le attenzioni per poter al meglio perfezionare i nostri percorsi di cura".
In merito alla proposta di legge sulle 'Disposizioni in materia di clownterapia', presentata questa mattina al Policlinico Tor Vergata, Frittelli aggiunge: "È un'idea geniale che sostiene non solo i nostri pazienti ma anche gli operatori. Il sorriso aiuta ad accettare le sofferenze e vuol dire dare una filosofia alla vita. La Sanità prima che un problema economico è un problema etico- spiega la direttrice- ci dà il senso della vita e della sofferenza con la quale dobbiamo convivere. Crediamo in questa proposta e non da adesso. Già dal 2008 avviammo un progetto con l'associazione Magicaburla e, successivamente, con Sorridiamo per la cura dei trapianti e delle malattie ematologiche. Sono orgogliosa del nostro personale- conclude- formato nella logica del prendersi cura".
(Wel/ Dire)