"Attiva la funzione trascendente e compensatrice dell'inconscio"
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 3 nov. - "La sincronicità è un rapporto non causale tra eventi del piano interiore ed eventi esterni, legati tra loro da una relazione significativa che segue una logica non lineare. La sua declinazione in ambito clinico è interessante soprattutto nel rapporto analitico, perché il manifestarsi di eventi sincronici può segnalare che il paziente e la coppia analitica si trovano in un particolare momento che definisco 'nodo del destino'". Si soffermerà su questo aspetto Alessandro Bellotta, psicologo analista junghiano dall'Associazione per la ricerca di psicologia analitica (Arpa) nella giornata di studi promossa a Roma il 14 novembre.
"Eventi di tipo sincronico sono caratterizzati da una particolare dimensione affettiva- prosegue l'analista- che Jung definisce come numinosa, perché segnala l'attivazione di livelli inconsci molto profondi e capaci di attivare una dimensione di verticalità nel rapporto dell'asse Io-Sé. In ambito clinico potrebbero offrirsi a un approfondimento nel lavoro analitico, che può essere molto utile anche sul piano terapeutico".
- Cosa comporta in un paziente l'incontro con un evento sincronico? "Attiva sia la funzione compensatrice dell'inconscio che un potente attivatore della funzione trascendente, il simbolo, che permette il dialogo tra l'Io e l'inconscio.
Ricordiamo che per Jung ogni disturbo psichico è legato proprio alla perdita del dialogo tra coscienza e inconscio- spiega Bellotta- e ne deriva che l'attivazione della funzione trascendente, anche attraverso un evento sicronico, ha una possibile funzione terapeutica proprio perché attiva l'asse Io-Sé su questo piano della verticalità".
- Come si riconosce un evento sincronico? "Sono eventi molto rari, ma accadono e possono essere percepiti prevalentemente attraverso questa dimensione affettiva, questo aspetto di numinosità che coinvolge la coppia terapeutica. Bisogna trattarli con grande cura- conclude lo psicoanalista- perché il rischio suggestione è alto, come quello di scivolare in interpretazioni e voli pindarici privi di valore. In ogni caso, il manifestarsi di questi eventi e la possibilità che è data al paziente di coglierli, dal punto di vista clinico, segnano un passo in avanti nella terapia che permette al paziente di stare e percepirsi all'interno di un suo momento di svolta esistenziale".
(Wel/ Dire)