'Angelica illusione. Caso clinico', Venerdì culturale IdO
10/4 a Roma la storia di Carlo, un bambino autistico
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 31 mar. - 'Angelica illusione. Caso clinico' è la narrazione dell'elaborato tratto dagli incontri di psicoterapia domiciliare con Carlo, un bambino autistico inserito all'interno del progetto terapeutico 'Tartaruga' dell'Istituto di Ortofonologia (Ido) di Roma. Sarà questa la 'storia protagonista' del prossimo 'Venerdì culturale' dell'IdO, che si svolgerà venerdì 10 aprile alle 21 presso la sede della Scuola di specializzazione, in via Alessandria 128/b a Roma.
L'evento avrà come relatore Mirko Stracqualursi, psicologo-psicoterapeuta formato presso la Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell'età evolutiva dell'IdO, con cui collabora come terapeuta domiciliare all'interno del 'Progetto Tartaruga', e Magda Di Renzo, psicoterapeuta dell'età evolutiva, responsabile del servizio terapie dell'IdO e direttrice della Scuola di specializzazione.
"La presentazione del caso clinico si focalizza sugli aspetti controtransferali, ovvero sulle reazioni emotive del terapeuta alle proiezioni del paziente, e tenterà di mettere in evidenza come l'inconscio, attraverso l'emergere di immagini archetipiche, possa fornire al terapeuta una risposta creativa per poter fronteggiare le difficoltà presenti. La liberazione della psiche del terapeuta da una sua illusione- spiega l'IdO- l'innalzare il bambino a un 'Angelo' come risposta difensiva nei riguardi di una condizione clinica difficile, ha permesso un primo passo riguardo al processo trasformativo, a un mutamento in termini evolutivi della relazione terapeutica".
Mirko Stracqualursi si occupa della valutazione dei prerequisiti degli apprendimenti nei bambini affetti da disturbo autistico. Lo fa all'interno del 'Progetto Tartaruga', che prevede un approccio terapeutico intensivo, integrato e psicodinamico volto a coinvolgere il bambino, la famiglia e la scuola. Un approccio terapeutico nato dall'esigenza di strutturare una proposta integrata, che risponda alle molteplici esigenze dei bambini con un disturbo dello spettro autistico e sostenga i loro genitori.
"Mettendo insieme risposte diversificate alle varie manifestazioni del disturbo- spiega Di Renzo- questo progetto si è posto, come obiettivo primario, la ricerca di aree e campi di lavoro che favorissero l'integrazione delle varie componenti dello sviluppo". Per tutti i bambini inseriti è infatti previsto un percorso terapeutico personalizzato, dopo una valutazione e seria osservazione nei vari contesti atti a verificare lo sviluppo cognitivo, linguistico espressivo e ricettivo, la capacità organizzativa e adattiva, il gioco funzionale e simbolico, il grafismo, il gesto di indicare, lo sviluppo psicomotorio, emotivo e sociale, la comprensione degli stati mentali ed emotivi, la consapevolezza di sé e la percezione sonora.
"Lo abbiamo chiamato Tartaruga proprio per sottolineare che nell'autismo non c'è la possibilità di avere dei risultati in pochi mesi- aggiunge Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'IdO- ma prima ci si muove e meglio e'. Una diagnosi precoce permette di trattare il disturbo meglio e con terapie mirate".
L'IdO segue 245 bambini autistici (199 maschi e 46 femmine) tra i 2 e i 17 anni, con un ritmo dalle 6 alle 10 ore a settimana, dando grandissima importanza al coinvolgimento delle famiglie. "Lavoriamo insieme ai genitori per aiutarli - conclude- a decifrare il comportamento dei bambini".
(Wel/ Dire)
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