Studio anglo-danese analizza 19.500 campioni liquido amniotico
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 24 mar. - Se l'autismo è maschio 8 volte su 10 un motivo c'è: alte quantità di testosterone, progesterone e cortisolo presenti nel liquido amniotico potrebbero costituire la causa del disturbo. Livelli elevati di questi ormoni steroidei sono stati infatti riscontrati nei feti poi diagnosticati con disturbo dello spettro autistico già a partire dalla 15° e 16° settimana di gravidanza, momento in cui avviene lo sviluppo iniziale del cervello e la differenziazione sessuale. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica 'Molecular Psychiatry' e realizzata dall'Università di Cambridge (UK) e la Statens Serum Institute di Copenhagen (Danimarca).
L'INDAGINE - Il team dei ricercatori, guidato da Simon Baron-Cohen (Università di Cambridge) e Michael Lombardo (Bent Nørgaard-Pedersen, Danimarca) ha analizzato 19.500 campioni di liquido amniotico, memorizzati in una biobanca danese, di individui nati tra il 1993 e il1999. Il liquido amniotico è stato raccolto nel periodo dell'amniocentesi (15° e 16° settima). L'AUTISMO COLPISCE PIÙ UOMINI CHE DONNE - L'80% di tutti i bambini colpiti è di sesso maschile. Dall'indagine sono stati identificati i campioni di liquido amniotico di 128 uomini in seguito diagnosticati con disturbo dello spettro autistico.
CINQUE ORMONI SESSUALI - Sono cinque gli ormoni steroidei presenti nel liquido amniotico e probabilmente legati allo sviluppo della sindrome: progesterone, 17?-idrossi-progesterone, androstenedione, testosterone e cortisolo. Dallo studio è risultato che il gruppo con diagnosi di autismo aveva livelli più elevati di tutti questi ormoni rispetto al gruppo maschile neurotipico. È "uno dei primi biomarcatori non-genetici identificati in bambini che sviluppano l'autismo", afferma Baron-Cohen in un articolo pubblicato sul sito spagnolo www.abc.es. Un'indagine che può aiutare a spiegare perché il disturbo è più comune nei maschi, dal momento che "alcuni di questi ormoni sono prodotti in quantità molto più elevate negli uomini che nelle donne". Un risultato particolarmente "sorprendente" per il direttore del Centro di ricerca sull'autismo dell'università di Cambridge, perché è stato trovato "in tutti i sottogruppi dello spettro autistico: sindrome di Asperger, autismo classico o disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato. Ora vogliamo verificare- aggiunge il professore di psicopatologia dello sviluppo- se è possibile fare la stessa constatazione anche con le donne affette da autismo". AUTISMO E GRAVIDANZA - Vi è una crescente evidenza che l'autismo inizi durante la gravidanza. La ricerca portata avanti da Baron-Cohen e Lombardo, in sintonia con le recenti scoperte, mette "in risalto il periodo prenatale, in particolare a partire dalla 15° settimana di gestazione- chiarisce Lombardo- come il momento cruciale di importanti meccanismi di rischio genetico che causano l'autismo". Baron-Cohen conclude: "I risultati di questa ricerca devono essere assunti come promettenti test di screening prenatale, il cui valore è l'identificazione di quei principali meccanismi biologici che durante lo sviluppo fetale possono svolgere un ruolo importante nello sviluppo del cervello nell'autismo atipico".
(Wel/ Dire)