Articolo di Federico Bianchi di Castelbianco, direttore IdO
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 17 mar. - Ormai In Italia quasi un bambino su due non ha più la mamma e il papà sotto le stesso tetto, basti pensare che nel 2011 ci sono state 311 separazioni e 182 divorzi ogni 1.000 matrimoni. Un trend in continuo aumento secondo gli ultimi dati Istat. Eppure tutti i minori hanno il diritto di trascorrere del tempo singolarmente con i genitori, soprattutto se vivono una situazione di separazione coniugale, per poterli conoscere e farsi conoscere. Spesso invece gli adulti si dimenticano dei figli e nelle separazioni finiscono per parlare e sfogarsi solo con altri adulti (avvocati, parenti, amici, altri separati), senza spiegare nulla ai loro bambini. Così a rimanere in silenzio sono proprio i piccoli, tenuti all'oscuro di tutto per evitare che parlino e raccontino in giro. Da qui nasce un'esplosione di sentimenti che va dall'amore all'odio, dalla vendetta ai rancori e alle passioni e che poi si trasformano nei figli in malesseri psicosomatici e nella distruzione dei ricordi.
COSA NON DEVONO FARE I GENITORI SEPARATI CON I FIGLI? Sfogarsi con loro; litigare, piangere o ridere con ironia; interrogatori sul nuovo compagno dell'altro genitore; avere rapporti ambigui davanti ai figli, oppure lamentarsi del peso dei figli; offendersi del rapporto del figlio con il nuovo compagno; presentare un compagno nuovo se non è certo e dopo almeno un anno; fare richiesta di comportamenti complici a danno dell'ex coniuge; coinvolgere nel giudizio i figli o approfittare del senso di colpa dei figli per stringere alleanze.
COSA DEVONO INVECE FARE? Non lasciarli soli; non pensare che non capiscano; comunicare la notizia congiuntamente; parlare con i figli; continuare a vivere le loro cose e i loro spazi e ambienti; nella nuova casa devono esserci anche i vecchi oggetti; non dividere i fratelli ma farli stare uniti; magari coccolarli prendendo loro anche un animale domestico e, infine, rispettare l'ex coniuge evitando commenti e frecciatine inutili.
Per questo motivo, nei casi di separazione e/o divorzio dove i figli sono affidati alle madri, è necessario che i papà si rimbocchino le maniche e si impegnino a trovare con i loro figli degli spazi di giocosità e di confronto. Quale migliore momento da sfruttare se non le vacanze, un'ottima occasione di rilancio dei rapporti genitori- figli. Di seguito un piccolo aiuto per i papà ,'Il decalogo delle vacanze', per facilitare la relazione e la condivisione nelle ferie con i figli: 1. Non parlare di scuola durante le vacanze; 2. Non parlare male della madre; 3. Un pasto al giorno insieme da soli (preferibile la sera); 4. Pochi punti educativi inamovibili; 5. Lavarsi e vestirsi in modo autonomo; 6. Essere tolleranti ma non vittime dei figli; 7. Fare insieme il riposo pomeridiano; 8. Aiutare l'addormentamento; 9. Due ore di attività in comune (gioco, spiaggia o altro); 10. Mantenere le due ore di attività in comune anche in inverno (a settimana).
Queste 10 regole servono per facilitare "una vacanza con i figli", in cui è possibile dedicare loro del tempo, promuovere attività tarate sui loro desideri ma che siano anche l'occasione per trovare degli spazi di complicità e di confronto. I genitori, anche se separati, devono poter realizzare un proprio rapporto con il figlio sul quale si baserà l'aspetto educativo oggi e una relazione domani.
(Wel/ Dire)