14 marzo convegno su potenzialità psicoanalisi in trattamento
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 10 mar. - La psicoanalisi può dare una risposta efficace al trattamento dei bambini autistici. È questo il tema chiave del convegno 'Dai dintorni alla centalità dell'autismo', promosso il 14 marzo a Catania, in via Mazzasette 3 (Aci Sant'Antonio), da Maria Ida Contarino, psichiatra, psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico e membro dell'equipe che si occupa del trattamento dell'autismo nel Centro di riabilitazione 'Villaggio San Giuseppe' di Monterosso Etneo.
L'obiettivo dell'incontro è stimolare la creazione, anche in Sicilia, di una rete di operatori che possa dare vita a un aiuto ad ampio spettro rivolto a tutti i bambini autistici e alle loro famiglie, e vedrà la partecipazione di Magda di Renzo, psicoterapeuta dell'età evolutiva e responsabile del servizio terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO).
"In Sicilia solo la logopedia e la psicomotricità sono gli interventi offerti in convenzione, nei centri di riabilitazione, per i minori autistici. La psicoterapia, di qualunque tipo, è offerta privatamente anche se fondamentale per il trattamento di una sindrome tanto complessa e variegata", spiega Contarino.
Nella realtà siciliana, "la psiconalisi è rimasta infatti limitata a piccole iniziative personali- precisa il medico- nel grosso timore che parlare di psicoanalisi o di psicoterapia psicodinamica per i bambini affetti da autismo includesse un attacco o una critica al comportamento dei genitori".
La mattinata di riflessioni, che si svolgerà dalle 9 alle 13 nella Sala riunioni del Centro, è rivolta a medici, psicologi, assistenti sociali, terapisti della neuropsicomotricità dell'età evolutiva, musicoterapeuti, logopedisti, psicomotricisti, infermieri professionali, educatori, insegnanti e genitori.
Maria Ida Contarino prosegue: "È prevalso lo stereotipo della madre frigorifero, che non solo è stato abbandonato da tanti analisti ma addirittura criticato dagli stessi, perché la colpevolizzazione dei genitori non trova posto in una patologia complessa come l'autismo. L'esperienza accumulata ci fa rendere conto- aggiunge il dottore di ricerca in Medicina neurovegetativa- come i diversi trattamenti piuttosto che escludersi a vicenda per imporre un proprio primato di efficacia, dovrebbero integrarsi per restituire all'individuo affetto da autismo e alla sua famiglia la centralità dell'interesse e dell'intervento".
La psicoterapeuta ha un'impostazione di tipo psicodinamica, "molto utile nel trattamento dei soggetti autistici perché lavora sull'area per loro più problematica: il contatto, la relazione e le emozioni. Partendo dal corpo e da una dimensione più affettiva- spiega l'analista- permette di costruire un altro mondo rispetto a quello delle difese e della protezione in cui è chiuso il bambino autistico. È un approccio che include tutte le realtà che fanno parte della sua vita (famiglia, scuola, sport, ecc.)". Le famiglie hanno il "carico maggiore nella gestione di queste persone. Devono essere sostenute quotidianamente con interventi domiciliari- conclude- che permettono l'osservazione di tali dinamiche e interventi di aiuto mirati".
Per partecipare bisogna scrivere a ida.contarino@tiscali.it o telefonare al 347 8303012 (Wel/ Dire)