Articolo della rubrica 'Se sso è meglio' di Diregiovani.it
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 26 mag. - Gli esperti la chiamano "sex addiction", tecnicamente dipendenza da sesso: in tutt'Italia sono 1 milione e mezzo le persone che ne soffrono.
Non è solo un problema da vip come Michael Douglas, Tiger Woods o Charlie Sheen. Il sesso può diventare una droga anche per i comuni mortali: secondo una ricerca, sono giovani, intorno ai 30 anni, in coppia ma anche single, e più spesso uomini gli italiani 'drogati di sesso'.
I "sex addicted" sono malati con la voglia di pazza di fare sesso più volte al giorno e con partner occasionali. Un desiderio il loro che diventa ossessione e travolge tutto per trasformarsi in dipendenza.
Ma spesso la dipendenza sessuale può essere causata da abusi sessuali subiti durante l'infanzia o l' adolescenza o da traumi emotivi che hanno portato il soggetto a provare una scarsa autostima che viene invece colmata solo nella camera da letto.
Un sesso dipendente si sente sicuro, apprezzato, amato solo quando fa sesso mentre per tutto il resto del tempo è costretto a fare i conti con la propria autostima, solitamente molto bassa, e ad assecondare il bisogno narcisistico di soddisfarla affogandola in un successivo amplesso.
Spesso però si nasconde anche una fuga da se stessi, a causa di sentimenti di disagio interiore che la persona non desidera portare a conoscenza e che cerca di allontanare da sé attraverso la continua esposizione a situazioni eccitanti, che sconvolgono il pensiero e lo spingono su strade che portano lontano da sé.
Un individuo con un dipendenza comportamentale compromette gradualmente ogni singolo aspetto della proprio vita quotidiana. L'oggetto della dipendenza diventa il perno attorno al quale da un senso alle proprie giornate tralasciando tutti gli altri aspetti.
Da una ricerca condotta dall'ISP (Istituto sullo Studio delle Psicoterapie) ne esce che circa il 6 % dei maschi tra i 20 e i 45 anni manifesta sintomi di una chiara dipendenza sessuale.
L'avvento di Internet con i vari social network, chat, porno online eccà ha contribuito in maniera determinante a far crescere questa percentuale anche se dati certi non sono ancora disponibili".
Il primo passo è il "coming out": riconoscere il proprio disagio e chiedere aiuto per farsi curare. Il passo successivo è la cura "disintossicante", con il ritorno a una sessualità sana attraverso la consapevolezza delle ragioni che hanno portato alla dipendenza.
(Wel/ Dire)