Come si salva Pinocchio? Widmann: Grazie a funzione sentimento
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 19 mag. - Paura di far brutta figura, di essere derisi, di non primeggiare e di relazionarsi con l'altro. Eccoli i principali timori del narcisista che, pur di evitare il confronto, basta a se stesso in una dimensione autarchica del 'fai da te' e dell'autoerotismo: "Tanto più è forte, tanto più sarà difficile sviluppare una relazione affettiva". Spiega alla DIRE Claudio Widmann, psicoterapeuta e analista junghiano, con il suo ultimo libro 'Pinocchio siamo noi. Saggio di psicologia del narcisismo' (Magi Edizioni), in cui distingue il narcisismo patologico da quello necessario, utile ad attivare il processo d'individuazione soggettiva.
"Ciò che dobbiamo temere è il ristagno del narcisismo- continua lo scrittore- ovvero il continuo albergare tra due dimensioni: stato miserevole e rivestimento di onnipotenza e fascino. Si dice spesso che la psiche collettiva, la società, non sia meritocratica- chiosa il terapeuta- non premi davvero l'eccellenza. È vero. In un'organizzazione a dominanza narcisistica il confronto è evitato per paura di uscirne perdenti. Ma se il narcisismo non ristagna e viene metabolizzato, allora può rivelare grandissime potenzialità evolutive: Pinocchio diventa un bambino senza mai essere il burattino di nessuno. È ostinato, ma per l'appunto non banale e non omologato".
COS'E' IL NARCISISMO - Il narcisismo non è "autocompiacimento, ma un'esigenza fondamentale e sistematica di ricevere una conferma da parte dell'altro. Il bisogno di un ritorno positivo d'immagine. L'atteggiamento che induce il narcisismo- chiarisce Widmann- è l'alternanza tra una posizioni di impotenza e una di onnipotenza". Pinocchio ne è la figura emblematica: "In lui notiamo l'evidente oscillazione tra l'atteggiamento spavaldo, il sé grandioso, l'aspetto autocompiaciuto del narcisismo, la percezione di inadeguatezza personale e di impotenza.
L'onnipotenza è infatti solo un rivestimento sorretto da una grande percezione d'inadeguatezza. Le paure del narcisismo- precisa l'analista- hanno quindi a che fare con una percezione difettevole di se stessi, compensata da una sistematica ricerca di sicurezze all'esterno e da un'ostentazione magnificata di sé".
IL NARCISISMO IN ADOLESCENZA - "L'adolescenza è una fase di passaggio in cui la persona si sente catapultata in un mondo carico d'inadeguatezza, con pochi supporti e tante richieste. In questo periodo della vita sono frequenti atteggiamenti spavaldi, baldanzosi e una grande valorizzazione attribuita al rivestimento. I giovani si presentano spesso palestrati, truccati, agghindati- prosegue Widmann- ma poi rivelano una scarsa capacità di profondità". Stessa situazione negli incontri di tipo affettivo: "Lì affiorano le invalidità relazionali del narcisismo, totalmente affidato al ritorno di immagine e incapace di mettersi a nudo. Per questo motivo si scelgono incontri di natura esperienziale".
PINOCCHIO È UNO DI NOI - La figura di Pinocchio ci aiuta a comprendere i nostri tempi. Il burattino è "figlio di un padre tendenzialmente vecchio, indiscutibilmente buono, premuroso e dedito, ma anche fragile. Geppetto è un pover'uomo- racconta lo psicoterapeuta- con un progetto esistenziale misero e riduzionistico per il figlio. Eppure un pezzo di legno parlante è un prodigio- rimarca l'autore- e potrebbe essere la sua fortuna, ma il massimo che Geppetto sa pensare è farne un burattino per chiedere l'elemosina con cui buscarsi un pezzo di pane e un bicchiere di vino. Contemporaneamente, la mamma di Pinocchio è indiscutibilmente bella, affascinante, inafferrabile e lontana. Lui la cercherà e impiegherà tutto il libro per costituirla come immagine interna".
Sembra il ritratto biografico comune a tanti adolescenti? "Si, un padre anziano con un'altra famiglia alle spalle, una mamma che desidera ancora affermarsi come donna in carriera o altrove.
Pinocchio è figlio di se stesso più che dei suoi genitori- evidenzia l'analista- e questa è una condizione che favorisce il narcisismo, una condizione sociale nella quale crescono le nuove generazioni. Quanti adolescenti hanno genitori attenti, buoni, assenti e incapaci di coltivare un disegno nobile ed elevato per i figli?".
COME SI È SALVATO PINOCCHIO - "Nonostante le grandi pregiudiziali - un padre che non valorizza il figlio e una madre assente - Pinocchio mostra presto una capacità di sentire e partecipare alla dimensione esistenziale dell'altro. In nome di questa capacità di sentimento inseguirà Geppetto, si farà padre di suo padre e costituirà progressivamente una figura materna interna". È molto "difficile uscire dal narcisismo se rimaniamo ancorati alla natura e alla qualità delle figure esterne- sottolinea Widmann- se invece riusciamo a costruire un'immagine interna stabile e sufficientemente buona e confortante, avremo più probabilità di farcela. Pinocchio mostra una precoce capacità di essere autenticamente etico, di essere cioè personalmente responsabile di scelte personali e originali e non banalmente rispettoso di norme collettive- conclude- e ripetitivo di luoghi comuni".
(Wel/ Dire)