Stress in adolescenza? Sì, è l'età del cambiamento
Valitutti: Mutano corpo, regole e sicurezze
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 12 mag. - "Sfatiamo il mito che l'adolescenza sia l'età della spensieratezza. È un momento importante di cambiamenti, si perdono le sicurezze acquisite in età infantile e inizia il confronto con nuove regole, un corpo in trasformazione e con le attese dei pari e degli adulti". Sono numerose le fonti di stress che possono essere incamerate in questa fase della vita, e a spiegarle alla Dire è Carlo Valitutti, psichiatra e docente presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia dell'età evolutiva a indirizzo psicodinamico dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), dove è impegnato in attività cliniche con gli adolescenti, di ricerca e formazione.
Lo stress in adolescenza può dipendere da tanti fattori: "Da spinte competitive, dalla sensazione di non essere all'altezza dei propri coetanei, dal misurarsi con un corpo fuori controllo o con una famiglia non più normativa ma affettiva. Infatti è più difficile per un ragazzo distaccarsi da genitori buoni che fraternizzano".
AUMENTA LA FRAGILITÀ - "Sono in aumento le fragilità e l'inconsapevolezza di queste fragilità- avverte lo psichiatra- i giovani sperimentano in modo acritico droghe, alcol e una sessualità promiscua. Lo fanno sottoponendosi a delle prove di cui non comprendono nemmeno i significati, e colui che si sottrae da questa logica viene visto con diffidenza".
PENSARE IL CORPO E AL CORPO CHE SI STA TRASFORMANDO - "È fonte di stress vivere una trasformazione incontrollata del proprio corpo- ricorda Valitutti- è una sensazione di disagio avvertita soprattutto nel genere femminile, perché sono perlopiù le ragazze a confrontarsi con le immagini mediate da giornali e riviste, a tentare di uniformarsi e di vestirsi in un certo modo. Cercano di vivere nell'illusione di controllare le loro forme, e per farlo si sottopongono a sacrifici enormi, diete e attività sportive. Motivo di stress- precisa il medico- e anche ammettere di avere bisogno del corpo dell'altro da un punto vista sessuale, estetico e di confronto".
LA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO - "All'IdO arrivano sempre più adolescenti con attacchi d'ansia generalizzata, spaventati di perdere il controllo, in preda ad angosce di morte, follia o aggrediti dalla paura di non riuscire a gestire le relazioni.
Spesso estremizzano il confronto e perdono di vista l'aspetto educativo che precede l'acquisizione dell'esperienza. Ad esempio- racconta Valitutti- sul piano dell'educazione sessuale rimangono indietro da un punto di vista emotivo. Sono più fragili e rispetto ad una spavalderia ostentata rivelano un'alterazione dell'umore, fatta di tristezze improvvise, paura di non essere amati, di non piacere, di non riuscire a gestire la perdita e il distacco. In loro la forma diventa spesso sinonimo di sostanza". GLI ADOLESCENTI IN TERAPIA - "Sia nella terapia individuale che di gruppo gli adolescenti rivelano sensibilità, intelligenza e una sofferenza portatrice di movimento emotivo e intellettivo. Sono capaci di un'elaborazione concreta e profonda rispetto alla loro sensibilità. Un adolescente sensibile soffre di più di un adolescente apparentemente superficiale- afferma il terapeuta IdO- perché ha paura di non riuscire ad affrontare lo studio, le responsabilità o la scelta del lavoro. C'è una spinta prematura a diventare adulti ancor prima di finire gli studi e vivono questa sensazione come una carenza, una mancanza. I genitori non sempre riescono a supportare i loro figli- fa sapere lo psicoterapeuta- per questo motivo nell'attività di counseling devo rinforzare la loro capacità di aiutare i figli senza sentirsi impotenti". GENITORI E FIGLI - "Non esiste una normalità di perfezione ma una normalità nel riuscire a gestire situazioni importanti. Per farlo i giovani hanno bisogno di regole, anche per trasgredirle. I figli non parlano in modo automatico con i genitori. Inoltre, con padri e madri più affettivi- chiosa il medico- viene spesso meno la dimensione dell'autorevolezza e della rassicurazione.
Purtroppo è in aumento tra gli adulti un atteggiamento permissivista, eppure è molto più utile ascoltare e resistere alle provocazioni dei figli che abdicare al ruolo parentale". IL SETTING CON L'ADOLESCENTE - Per quanto il setting con l'adolescente possa essere privilegiato e tutelato, c'è bisogno di capire i genitori. "Nella mia attività professionale cerco sempre di incontrarli, con il sostegno e l'approvazione dei giovani. Non mi sostituisco ai genitori ma credo sia importante rinforzarli".
ADOLESCENTE: FONTE DI RISORSE SE IMPARA A CONOSCERSI - "I giovani sembrano più pronti a parlare di loro stessi rispetto agli adulti. Sono una fonte di risorse, ma devono imparare a conoscersi, apprezzarsi, a non denigrarsi e a pensare che la diversità sia un valore aggiunto nella relazione". Cosa consiglia agli adolescenti? "Non temete di crescere e di perdere le sicurezze- conclude Valitutti- sperimentate senza condannarvi o sentirvi condannati dal mondo degli adulti o da quello dei vostri coetanei".
(Wel/ Dire)
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